#segnalazione
Lo spettacolo è incentrato sul rapporto fra due fratelli, fra i quali c'è un MURO, che vuole essere il simbolo dello storia; motivo per cui è ambientato a BERLINO. Uno dei fratelli è omosessuale, l'altro in teoria eterosessuale. Giordano, che viene lasciato dalla sua fidanzata, si trasferisce a Berlino ospite da suo fratello Aureliano, con l'intento di svagarsi e trascorrere un po' di tempo insieme al suo migliore amico Lorenzo, trasferitosi a Berlino anche lui. Giordano, molto abbattuto dopo la sua separazione cerca invano di trovare conforto nel fratello, il quale dimostra un certo disinteresse rispondendo con delle provocazioni alle sue continue richieste di aiuto.
Lo stato emotivo di Giordano peggiora nel momento in cui Lorenzo e Aureliano diventano amici, uniti da una grande passione in comune: LA POESIA.
Giordano si sente trascurato e tradito da Lorenzo, e a sua volta incompreso da Aureliano il quale si mostra ostile e distaccato.
Questa situazione crea un TRIANGOLO emotivo fra i tre personaggi principali.
Aureliano è omosessuale.
Lorenzo è eterosessuale ma "attratto" da Aureliano.
Giordano è omosessuale, ma non riesce ad accettarsi, ed è segretamente innamorato di Lorenzo, suo migliore amico.
Lo spettacolo affronta come tematica l'ambiguità e si muove su tre livelli che ad un certo punto si sovrappongono: L'eterosessualità, la bisessualità, e l'omosessualità. Queste definizioni scompaiono nel momento in cui l'amore vero, al di sopra di tutto, si impone su un muro che crolla in frantumi, quel MURO è il SILENZIO.
Andrés Suriano
8 gennaio 2017
informazioni
Teatro Tordinona
Via degli Acquasparta, 16
Info e prenotazioni: 067004932
Dal 10 al 22 gennaio 2017
Dal martedì al sabato ore 21,00 - domenica ore 18,00
“Amare è silenzio”
Di
Andrés Suriano
Regia di
Annalisa Malizia e Andrés Suriano
Con
Andrés Suriano - Aureliano Potenti
Marco Palange - Giordano Potenti
Antonello Toti - Hein Moran
Martina Zuccarello - Martina De Dominicis
Marco Lo Chiatto - Lorenzo Carminati
David Mastinu - Kai Krissel
Assistente alla regia e foto di scena
Dario Ariosto