Questo Pinocchio abita nel mondo di Franco Scaldati, in una Sicilia che si fa metafora esistenziale in cui ogni pulsione umana, ogni inclinazione è portata al parossismo. Il protagonista è un ragazzo siciliano che non ha ancora granché esperienza della vita, che è nato e cresciuto in un ambiente violento e apprende così un linguaggio fisico fatto di botte e sputi, soprusi e povertà, di rapporti brutali in cui vince sempre il più forte e il più furbo.
«Mi avvicino in punta di piedi alle parole di un grande maestro del teatro italiano», conferma Livia Gionfrida, che da dramaturg e regista si è posta in un dialogo intimo con la lingua e il mondo di Franco Scaldati: «Quest’opera inedita ed incompiuta è un concerto di suoni e colori che ricalca la mitica storia del burattino collodiano, per trasportarla in una Sicilia cruda e tragicomica, un mondo fiabesco dove uomini, fate, pupi e animali hanno lo stesso diritto di parola e sono ugualmente impegnati nella violenta lotta alla sopravvivenza.È una storia di poveri, difettati, emarginati, di innocenti. Qui la voce si fa carne e si moltiplica, scivolando in uno spazio universale in cui il suono si fa presenza. Umorismo e tragedia si intrecciano, come in tutto il percorso di questo grande poeta siciliano, cantore da sempre degli ultimi.Il ragazzo testa di legno ed io ci siamo già incontrati in passato. Ora, accompagnata dalla lingua straordinaria di Scaldati, lo intravedo mentre mi fa un gesto osceno e si ributta in mare per vivere da pirata, assieme al suo amato padre Geppetto e al suo amico Lucignolo. Libero».
Regista ed attrice di origine siciliana, Livia Gionfrida vive attualmente in Toscana dove ha fondato il collettivo Teatro Metropopolare. La sua formazione teatrale comincia da giovanissima all’INDA di Siracusa, dove oggi è docente di recitazione, e poi al DAMS di Bologna, prima di studiare e formarsi ai mestieri del palcoscenico con Luca Ronconi ed Elena Bucci e frequentare i laboratori di Davide Iodice. Oltre a un intenso lavoro di studio, scrittura e regia, dal 2008 Livia Gionfrida ha trovato nel contesto della Casa Circondariale La Dogaia il luogo privilegiato della sua ricerca artistica con Metropopolare. Nel 2018 riceve il Premio della Critica - A.N.C.T. per “la straordinaria densità culturale ed emotiva delle opere” e per “il coraggio, nell’estrema fedeltà alla propria poetica, di mettersi alla prova ogni volta in nuovi campi della ricerca”. Dopo aver a lungo lavorato sui testi di Samuel Beckett, dal 2020 ha iniziato il suo percorso studi sull’opera di Franco Scaldati.
In scena, diretti dalla Gionfrida, ci saranno Aurora Quattrocchi, Alessandra Fazzino, Manuela Ventura, Cosimo Coltraro, Domenico Ciaramitaro, Serena Barone.
Le repliche diPinocchio sono in programma fino al 18 luglio.
redazione
10 giugno 2021