Tina ha ventisette anni, ma ne dimostra sessanta. È una donna comune, colpita dal destino, ma non si arrenderà mai. Ha individuato il tempo a sua disposizione come risorsa-energia-fortuna- possibilità e se n’è impadronita produttivamente: lo ha conquistato. Ad un certo punto della sua vita, sollecitata da un evento, decide di affrontare e concludere molte delle faccende ordinarie e straordinarie, delle aspirazioni e passioni che ha sopportato, aspettato o rimandato per molto tempo. Siano esse familiari, d’amore, di lavoro o di divertimento, vanno affrontate adesso. Il tempo stringe.
Come il pirandelliano protagonista de L’uomo dal fiore in bocca si rifugia nell’immaginazione, così Tina si rifugia nella grande medicina che è la fantasia, pur non perdendo mai di vista il concreto.
Lunetta Savino, attrice prismatica, è la giovane Tina, invecchiata per una rara patologia, che dimostra ai personaggi cui si rivolge che gli eventi tristi spesso hanno un’altra chiave di lettura: quella buffa. Nonostante si passi continuamente dalla casa alle scale del palazzo, dalla strada a uno studio medico, lo spazio scenico praticato resta stretto e circoscritto come la vita di Tina, ma qualcosa lo rende ampio come la sua anima.
La giovane donna si rifugia nella accelerata (e per questo buffa) voglia di concretizzare i suoi progetti. E in ultimo decidere anche la propria sorte. La vita è preziosa, ma per qualcuno talvolta diventa preziosa anche la morte.
Note di regia
Voler sottolineare la preziosità del tempo che abbiamo a disposizione e che spesso, dimenticando, viviamo come se fosse infinito.
Volere esorcizzare il disagio psicologico e affrontare la malattia fisica, senza rinunciare alla fantasia e al riso. Volere considerare la possibilità di decidere la propria sorte. Volere tutto questo è possibile, averlo no. Per questo si scrive un testo.
Tina non è una vittima, bensì un’eroina. Le sue sono tutte vicissitudini e gesta assolutamente comuni, ma risulta grande perché ha fatto della vita e nella vita ciò che voleva. In un tempo diverso dagli altri, ma lo ha fatto. Avendo individuato il tempo a sua disposizione come risorsa-energia-fortuna- possibilità se ne è impadronita totalmente e produttivamente: lo ha conquistato.
Laddove è stato possibile, si è tentato di trattare con gioco e divertimento o interpretare senza complicazioni preconcette, il tema della malattia. Solo chi ne è colpito direttamente può giocare con essa, autoironizzare senza svilire o sminuire la propria condizione, bensì nobilitandola, perché più delle persone sane, la persona colpita ha sviluppato una sensibilità più acuta verso la vita. Quando si è nella situazione in cui è Tina prevalgono e si impongono tante funzioni del corpo e tante capacità della psiche, tranne la razionalità. Urlano tutti i sensi, vincono tante sensazioni, rabbie, bisogni e sentimenti…
Con una lingua contemporanea, popolare, ecco il buffo rapporto con oggetti della vita reale, con termini e simboli dei media correnti, elenchi di detersivi, gente della porta accanto e delinquenti stazionanti di fronte casa. Questa donna che canta motivetti pop e strambe canzonette, dipinta con comiche paure, ragionamenti molto originali, uno spassoso modo di parlare e degli schizzati intercalari, sembra una folle, ma ha un cuore immenso. Spesso si rifugia nella grande medicina che è la fantasia, ribattezzando la gente con nomi nuovi, allestendo la casa con elementi festosi, vestendosi e trasformandosi in diva della musica. È un continuo passare da un ambiente all'altro di casa sua, dalla strada allo studio del medico, alle scale del suo palazzo… Nello spazio scenico stretto e circoscritto, come la sua vita, ma che con la fantasia e le sue evocazioni, diventerà ampio come la sua anima, e nell'arco di poco più di un’ora, Tina presenterà se stessa e i suoi personaggi, o forse i suoi fantasmi, e vivrà una storia compiuta con tanto di inizio e poetica conclusione. Aperta.
redazione
21 novembre 2019
informazioni
Non farmi perdere tempo
tragedia per donna destinata alle lacrime
scritto e diretto da Massimo Andrei
Con
Lunetta Savino
Scene Daniele Stella
Costumi Annalisa Ciaramella
Musiche Claudio Romano
Produzione MAURIZIO MARINO per ARTETECA PRODUZIONI, STEFANO SARCINELLI per LAPRIMAMERICANA, MASSIMO ANDREI per MATER
La vita è preziosa, ma per qualcuno
talvolta diventa preziosa anche la morte
Debutto nazionale 27 giugno 2019 - Napoli Teatro Festival
DURATA: 1 ora e 30 minuti
PICCOLO ELISEO
Da giovedì 28 novembre a domenica 8 dicembre 2019
Orario spettacoli:
Da martedì a sabato ore 20.00
Domenica ore 17.00
Prezzo 20 €
Biglietteria tel. 06.83510216
Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sabato 10.00 – 19.00, domenica 10 - 16
Via Nazionale 183 – 00184 Roma
Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it
Call center Vivaticket: 892234