Martedì, 26 Novembre 2024
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Cappuccetto rotto , il teatro sociale come terapia: cosi’ la Compagnia Instabile approda nelle scuole

Il gruppo nato in seno alla cooperativa Gnosis vede la collaborazione artistica
tra pazienti e famigliari alla messa in scena di una storia originale scritta e diretta dal M° Mario Alberti

Sabato 19 gennaio 2019 alle ore 11 presso la sala consiliare del Comune di Marino sarà presentato al pubblico e alla stampa il progetto “Cappuccetto rotto nelle scuole” a cura dell’associazione La Terzina in collaborazione con numerose realtà del territorio dei Castelli Romani, in primis la cooperativa sociale onlus Gnosis, specializzata nell’ambito della cura, riabilitazione e reinserimento di persone – per lo più giovani - con patologie mentali e ben tre amministrazioni comunali che hanno sposato l’idea di aprire le porte dei loro plessi scolastici alla conoscenza di questo importante esperimento di teatro sociale.

Ideatore, autore e primo promotore dell’iniziativa il M° Mario Alberti che, dopo aver riscontrato il successo della vera e propria tournée che la Compagnia Instabile, nel frattempo - e con non poca ironia – autobattezzatasi così, ha visto in scena i ragazzi in vari teatri dei Castelli Romani tra l’autunno del 2017 e la primavera del 2018.
LO SPETTACOLO E IL LIBRO – Cappuccetto Rotto è un atto unico con testi e arrangiamenti originali che vede la partecipazione di trenta interpreti costituiti da: volontari, operatori, psicologi, psichiatri e ospiti della cooperativa Gnosis, in un perfetto connubio tra una messa in scena teatrale e un musical. Ispirata alla fiaba di Perrault, l’opera teatrale analizza e commenta alcuni fatti di cronaca quotidiana, come il bullismo, il disagio sociale, i conflitti familiari, per citare solo alcuni aspetti dell’opera che già dalla locandina annuncia proprio come la favola diventi un fatto di cronaca. L’approdo dello spettacolo nelle scuole ha fatto sì che l’opera sia diventata un libro che sarà dato in dono a tutti gli studenti delle classi che assisteranno alla rappresentazione, pronta a diventare modulo didattico oltre che esempio vivo di integrazione e teatro sociale con la cultura che diventa autentico strumento di inclusione e progresso per la società.
“Cappuccetto rotto l’ho scritto per i bambini pensando agli adulti” è l’epigrafe che l’autore Mario Alberti ha voluto stampare come sua introduzione al libro. E si tratta effettivamente di un semplice copricapo rammendato, indossato dalla protagonista, intorno al quale, tuttavia, accadono fatti e si sviluppano tematiche come il bullismo, l’ambientalismo, della tutela della flora e della fauna che ci riportano all’attualità più stretta.
“Un impegno bello portato avanti con passione da tutti i protagonisti del lavoro – racconta il maestro - in primis i ragazzi e le loro famiglie, quindi tutta la struttura organizzativa che con grande serenità è riuscita a portare a termine un lavoro di assoluta qualità. Proprio questo, l’aver scoperto un mondo meraviglioso, pieno di persone straordinarie, ha fatto sì che, grazie alla collaborazione di numerose e diverse realtà, lo spettacolo sia diventato dapprima un libro e presto un viaggio nelle scuole di tre comuni” prosegue il maestro.
Il progetto Cappuccetto Rotto nelle scuole nasce da un’idea dell’associazione La Terzina in collaborazione con Gnosis, il patrocinio dei comuni di Marino, Albano Laziale e Frascati e il contributo dell’associazione Nuova Linfa -. Famiglie e Gnosis Insieme Onlus, Bcc Colli Albani, Tipografia Renzo Palozzi, La Funivia del Ristoro di Castel Gandolfo.

Marino, 15 Gennaio 2019

 

Redazione

16 gennaio 2019

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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