La controversa figura di Goliarda Sapienza, attrice e scrittrice siciliana, la cui opera è stata finalmente riscoperta e valorizzata dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1996, è al centro del singolare spettacolo Goliarda music-hall di Paola Pace.
Paola Pace, che interpreta lo spettacolo, prodotto da Golden Show è in scena insieme a Giovanni Rizzuti.
Firma la drammaturgia insieme a Francesca Joppolo. Le canzoni anarco-socialiste, sono eseguite dal vivo da Marcello Savona e Maria Piazza,
le scene di Fabrizio Lupo con la collaborazione di DIPA ( Accademia di Belle arti di Palermo), i costumi di Dora Argento e le luci di Roberto Zorzut.
Paola Pace, ispirata dal romanzo Il filo di mezzogiorno, ci trascina nel labirinto interiore vivace e colorato, drammatico e ironico, maldestro e poetico di Goliarda Sapienza, dove appaiono, rievocati, i fantasmi di Maria Giudice, la madre rivoluzionaria; il padre, l’avvocato socialista Sapienza, detto l’avvocato dei poveri; i numerosi fratelli e sorelle; Modesta, la “carusa” monella e libera; Nica, la sorellina avventurosa dei bassi catanesi; Enzo, Tuzzu e gli altri...
Storie stravaganti, folli, eccitate o malinconiche, che attraversano le pagine de Il filo di mezzogiorno con incursioni anche ne L’Arte della gioia, Ancestrale ed Elogio del bar e che Paola Pace ci restituisce con brio e passione.
Goliarda music-hall è anche una fondamentale seduta terapeutica con lo psicoanalista, grazie al cui metodo, “scandaloso e carnale”, Goliarda guarì. È il delirio post-elettroshock, è un soliloquio affastellato di fantasmi veri o sognati, che appaiono e scompaiono come gli spiriti dei morti. È, infine, il letto sfatto di una notte insonne dove Goliarda incomincia a scrivere furiosamente poesie, accompagnata da una musica interiore che la farà danzare e vivere con gioia tutta la vita, fino in fondo, senza menzogna.
GOLIARDA MUSIC-HALL note di regia
È il racconto teatrale - visionario e musicato - della psicoanalisi selvaggia di Goliarda Sapienza.
Dall’elettroshock alla poesia.
E’ tratto principalmente da “Il filo di mezzogiorno” (con alcuni monologhi magistrali da L’arte della gioia, Elogio del bar, Ancestrale).
Un viaggio nel regno dei morti che porta Goliarda ad affrontare i fantasmi del suo passato per sciogliere il nodo esistenziale che l’aveva portata ad un tentativo di suicidio.
Man mano che il racconto si dipana si affacciano alla memoria le figure più importanti che hanno costellato l’esistenza di Goliarda Sapienza, a partire dalla madre rivoluzionaria, Maria Giudice (la prima donna italiana a capo della Camera del lavoro di Torino).
Goliarda music-hall è diviso in cinque brevi capitoli, chiuso ciascuno da una canzone della tradizione anarcosocialista dei primi del ‘900. Sono cinque temi ricorrenti in Goliarda, che hanno composto una geometria teatrale: Morti, Natura, Filosofia al bar, Sicultragico, Amore e rivoluzione.
Goliarda music-hall è il racconto di un percorso di guarigione da una malattia che non c’è mai stata.
E’ il racconto (appassionato, anarchico e musicato) della nascita della sua energia poetica.
Goliarda music-hall è la geolocalizzazione del punto in cui in Goliarda si è aperta la faglia.
Ed è nata.
Goliarda Sapienza https://it.wikipedia.org/wiki/Goliarda_Sapienza
Redazione
3 ottobre 2018
Informazioni
Goliarda music-hall
di Paola Pace
da Il filo di mezzogiorno e L’Arte della gioia, Ancestrale, Elogio del bar di Goliarda Sapienza
drammaturgia: Francesca Joppolo e Paola Pace
consulenza letteraria: Angelo Pellegrino
con Paola Pace e Giovanni Rizzuti
canzoni anarco-socialiste eseguite dal vivo da Marcello Savona e Maria Piazza
scenografia di Fabrizio Lupo con il contributo di Dipa
assistenti alla regia e scenotecnici: Lorenzo Pileri e Iolanda Bologna
costumi di Dora Argento
luci di Roberto Zorzut
regia di Paola Pace
produzione Golden Show