#segnalazione
13 aprile. Ore 19:00. 15° distretto (Midwest).
Una bomba ha ucciso più di un milione di innocenti.
Un giornalista, DE BOIS (Stefano Patti), si ritrova nel bunker di ECOH (Marco Quaglia), il fautore della strage, per intervistarlo sul disastro appena avvenuto.
Quella che sembra un’intervista si trasforma inesorabilmente in una sfida tra i due personaggi in cui Economia, Religione, Amore, Potere si intrecciano, vengono analizzati, sviscerati.
Ma nel corso dell’azione scopriamo l’esistenza di un gruppo di rivoltosi, denominato Gli Apostoli, una minaccia terroristica volta ad eliminare ECOH. Chi è alla guida degli Apostoli ? Cosa lega ECOH e DE BOIS?
Quando oramai la situazione sembra aver preso una piega irrimediabile scopriamo finalmente il legame che unisce i due personaggi, non più così distanti. Chi è la vittima? Chi il carnefice? Non ci troviamo in un bunker ma in un limbo alle porte dell’inferno in cui i personaggi si divorano nella (vana) speranza di trovare una soluzione ad una situazione di crisi in cui l’uomo stesso è caduto.
NOTE DI REGIA
Quello che mi ha colpito del testo di Lorenzo De Liberato (autore della compagnia) non era solo l’elemento della “fiction” (un bunker - una crisi economica – un’intervista – un genocidio) ma l’appassionata crudeltà con cui i due personaggi (anche se preferirei definirli ‘mondi’) si studiano, si attaccano, si divorano.
La ricchezza dei temi (come citato nella sinossi: Amore, Potere, Economia, Religione) presenti in Echoes è certamente un’arma a doppio taglio ma la spaventosa armonia con cui vengono affrontati e pilotati permette un’interessante analisi sull’uomo, soprattutto delle sue paure. Ecco: la Paura. Questo è il macro-tema dell’opera, che racchiude tutto. Ed è dalla paura che intendo iniziare il mio lavoro di analisi che a mio avviso è il motore che quotidianamente ci spinge a relazionarci con gli affetti, con il lavoro, con le ambizioni. La paura porta ECOH a imporsi il passaggio di testimone: i due opposti diventano così tragicamente complementari.
Il bunker, luogo affascinante e oscuro dove è ambientata la vicenda, rappresenta per me un ring, una scacchiera, un set televisivo dove avviene il massacro, principalmente dialettico.
L’opera diventa così un avvicinamento pauroso verso un burrone durante il quale ECOH e DE BOIS si interrogano su quale debba essere la “soluzione” a questa crisi; ma parliamo davvero di crisi economica? Oppure quello di cui si sta veramente parlando è una “crisi” di emozioni, di ideali e di obiettivi?
Diveniamo così spettatori di un urlo disperato dove l’unico interlocutore è un eco freddo e distaccato.
Stefano Patti
Curricula Compagnia
I MARABUTTI _ Sono una giovane compagnia teatrale composta da Lorenzo De Liberato, autore e regista, e dagli attori Fabrizio Milano e Stefano Patti. Iniziano la loro collaborazione presso l'ACT Multimedia di Cinecittà che li porta a lavorare insieme in “Pene d'amor perdute” (di William Shakesperare) con la regia di Alvaro Piccardi presso il Silvano Toti - Globe Theatre di Roma e in altre Produzioni. Portano in scena testi inediti (“Marabutti”, “Il copione”, “Pierre Goumont”, “Grigio”, “Vite Private”) scritti da Lorenzo De Liberato. Da Settembre 2013 sono alle prese con riadattamenti da classici, come “Cyrano”, "Un uomo è un uomo" di B. Brecht, "La Patetica - Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov".
STEFANO PATTI _ Si forma come attore all’ACT Multimedia e si specializza presso l’AIAD del Teatro Quirino. Lavora in Televisione nel “XIII Apostolo” (regia A. Sweet) e “The vatican” (regia R. Scott). In cinema lavora in: "Price for freedom" (regia D. Bank); “ACAB” (regia S. Sollima); “Romeo & Juliet” (regia C. Carlei); "Neverlake" (regia R. Paoletti). In Teatro recita in “Elena” di Euripide e “Pene d’amor Perdute” (regia A. Piccardi); “Falstaff e le allegre comari di Windsor” (regia R. Cavallo); “Romeo & Giulietta” (regia G. Proietti); “Fuori” (regia R. Carpentieri) e come protagonista ne "L'importanza di essere Earnest" (regia A. Latella). "Echoes" è il suo debutto alla regia.
MARCO QUAGLIA _ Dopo aver frequentato l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico comincia a lavorare molto in televisione e sarà tra i protagonisti della fiction “Incantesimo” per 5 serie. In cinema, tra gli altri, lavora con Cristina Comencini e Anthony Minghella, e in teatro con Marco Maltauro, Alessandro Fabrizi, Tim Stark e altri. Tra il 2004 e il 2006 lavora prevalentemente a New York dove sarà Bartleby nello spettacolo “Bartleby the Scrivener” insieme all’attore Gerry Bamman. Tornato in Italia collabora con le compagnie Monstera e Psicopompo Teatro e torna in televisione con la serie “I Borgia” prodotta da Tom Fontana.
Redazione
17 novembre 2015
informazioni
P R I M O S T U D I O S U
E C H O E S
scritto da LORENZO DE LIBERATO
regia STEFANO PATTI
con MARCO QUAGLIA e STEFANO PATTI
scene e costumi BARBARA BESSI
disegno luci MATTEO ZIGLIO
colonna sonora SAMUELE RAVENNA
voce di ‘Programma’ GIORDANA MORANDINI
assistente alla regia CRISTIANO DEMURTAS
produzione MARABUTTI
RESIDENZA TEMPORANEA TEATRO STUDIO UNO
Compagnia Marabutti
+39 333 9718828
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www.compagniamarabutti.wix.com/home
dal 18 al 22 Novembre 2015
da mercoledì a sabato ore 21.00 | domenica ore 18.00
Teatro Studio Uno | SALA SPECCHI
Via Carlo Della Rocca, 6 [ Torpignattara - Roma ]
349 4356219 – 329 8027943
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www.teatrostudiouno.com/
Ingresso 10€ – Tessera Associativa Gratuita