#segnalazione
La novità assoluta della ventiquattresima edizione di Villa Ada Roma Incontra il Mondo è la proposta di numerosi spettacoli teatrali che confermano e vivificano la vocazione multidisciplinare del festival, attraverso un'armonica unione tra teatro sperimentale, azioni performative, critica ed impegno sociale.
L' apertura delle scene è affidata all'estro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, con una doppia data per presentare gli ultimi due successi in esclusiva romana: FrattoX il 19 luglio seguito il 27 luglio dall'ultima produzione, l'acclamato ANELANTE, l'uomo che esiste nel suo struggimento. Decanta l'alienazione e la disperazione di esseri umani tramutati in entità virtuali. Esalta la visione del sé idealizzato, non riesce ad ascoltare e utilizza solo la sua comunicazione verbale.
Il 23 luglio, l'attualità a servizio del messaggio artistico con Marco Travaglio in scena con il suo ultimo successo SLURP Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati, il recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, con l'aiuto dell'attrice Giorgia Salari, per la regìa di Valerio Binasco. Una pièce sempre nuova, arricchita delle riflessioni del noto giornalista sullo scenario politico che viviamo, raccontando di come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno osannato e propagandato la peggior classe dirigente del mondo, e politici incapaci che hanno quasi distrutto l'Italia e stanno completando l'opera.
Chiude il mese, il 31 luglio, L'IMPROVVISATORE, Da dove nascono i comici di e con Paolo Rossi e con Emanuele Dell'Aquila e Alex Orciari. Il nuovo spettacolo del mattatore milanese che gioca sul confine tra un'autobiografia teatrale non autorizzata e un quasi manuale sulla professione del comico, o di qualsiasi mestiere che contempli l'improvvisazione, con tutti i suoi rischi, azzardi e ricadute anche nella vita privata.
Il 7 agosto, calca le scene Sabina Guzzanti con la versione estiva del suo ultimo lavoro, COME NE VENIMMO FUORI, proiezioni dal futuro. Un monologo satirico esilarante. Uno spettacolo essenziale ed incisivo, nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l'autrice sta lavorando già da qualche anno. Anche in questo testo, come nei suoi precedenti, l'intento è di affrontare questioni complesse e riflessioni importanti attraverso la comicità e la satira, mettendo il pubblico nella condizione di divertirsi e capire qualcosa in più.
Caratterizza il cartellone teatrale, l'offerta di una proposta di alta qualità artistic con forti contenuti politici ed etici, unita alla piena accessibilità per il pubblico di tutte le età, con l'intento di sostenere l'indipendenza intellettuale e di stimolare lo spirito del nostro pubblico.
Il progetto della comunicazione visiva di Villa Ada Roma incontra il mondo – Villaggi possibili è stato curato dalla Pin.go Cooperativa Sociale Integrata, un'impresa culturale e sociale che si sta imponendo come riferimento per la comunicazione integrata nel mondo del no-profit. Le illustrazioni della campagna sono state curate da Andreco, (www.andreco.org), ingegnere ambientale e artista attivo dal 2000, la cui ricerca multidisciplinare si focalizza sul rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale e tra l'uomo e l'ambiente in tutte le sue declinazioni. Andreco realizzerà un'installazione site specific all'interno di villa Ada.
Villa Ada Roma incontra il mondo – Villaggi possibili è parte del programma dell'Estate Romana promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE.
PROGRAMMA
19 luglio 2017 ore 21.00
FrattoX
di Flavia Mastrella Antonio Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
organizzazione generale Stefania Saltarelli
una produzione RezzaMastrella Fondazione TPE – TSI La Fabbrica dell'Attore Teatro Vascello
Il telecomandato gira in cerchio: la spensieratezza non ha luogo. Entra la ferraglia con la pelle appesa. E con la voce forte. Si gira e se ne va. Urla da lontano parole piene d'eco. Torna e se ne va. L'eco ammutolisce. Un taxi perduto è un lamento mancato, disperazione in cerchio con autocritica fasulla, vittimismo di regime, modestia tiranna e tirannia del consueto. Tutto ciò che si assomiglia va al potere. E Rocco e Rita a fare uno il verso non dell'altro ma dell'uno. A imitar se stessi c'è sempre da imparare. Ma chi imita se stesso è la cancrena dell'orecchio di chi ascolta. E marcisce l'ambizione. L'ansia non è uno stato d'animo ma un errore posturale. Forma e demenza non viaggiano mai sole. Tra le dune di un deserto, uccelli migratori volano felici sulla testa di due uomini sereni, lievemente turbati dall'arroganza del potente di turno, essere antropomorfo con le braccia malformate dal compromesso elettorale. La cultura è fatta a pezzi da chi ama sceneggiare. E poi la voce di uno fa parlare l'altro che muove la bocca per sentito dire. E si lamenta del suo poco parlare con la voce che lo fa parlare. Litiga con la voce che lo tiene al mondo. Applausi a chi ha ben poco da inchinare. Rarefatta dalla santità, Rita da Cascia oltraggia la provenienza, si ama non per sentimento ma per residenza: siamo sotto un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione. Il lottatore di sumo desume che dedurre è un eccesso. Sindoni a confronto con cartoni animati redentori. Guerrieri di ritorno da niente e specchi carnefici a mettere parole in bocca allo specchiato.
23 luglio 2017 ore 22.00
SLURP
LECCHINI, CORTIGIANI & PENNE ALLA BAVA AL SERVIZIO DEI POTENTI CHE CI HANNO ROVINATI
di e con MARCO TRAVAGLIO e con GIORGIA SALARI
regia VALERIO BINASCO
produzione Promomusic
Slurp, il recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, di Marco Travaglio - con l'aiuto dell'attrice Giorgia Salari, per la regìa di Valerio Binasco.
Slurp racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l'Italia e stanno completando l'opera. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi, tg e programmi di regime hanno cloroformizzato l'opinione pubblica per portare consensi e voti a un regime castale e molto spesso criminale che in un altro Paese sarebbe stato spazzato via in pochi mesi, e che invece in Italia gode dell'elisir di vita eterna.
Un recital terapeutico, un'arma di autodifesa, un antidoto satirico che ci aiuta a guarire - ridendo - dai virus del conformismo, della piaggeria, della creduloneria, dell'autolesionismo e della sindrome di Stoccolma che porta noi italiani a innamorarci immancabilmente del Nemico. Che ci rovina e ci rapina col sorriso sulle labbra, mentre noi teniamo la testa ben affondata nella sabbia.
27 luglio ore 21.00
ANELANTE
di Flavia Mastrella Antonio Rezza
una produzione RezzaMastrella -Fondazione TPE – TSI La Fabbrica dell'Attore Teatro Vascello
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara A. Perrini, Enzo Di Norscia
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
organizzazione Stefania Saltarelli
macchinista Andrea Zanarini
In uno spazio privo di volume, il muro piatto chiude alla vista lacarne rituale che esplode e si ribella. Non c'è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l'adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l'oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale.
Anelante ha debuttato nel novembre 2015 al Teatro Astra di Torino ed è stato rappresentato a Roma Teatro Vascello, Prato Teatro Metastasio, Milano Teatro Elfo Puccini, Cagliari Teatro Massimo, Vicenza Teatro Astra,Firenze Teatro Puccini, Bologna Teatro Duse.
31 luglio 2017 ore 21.00
L'IMPROVVISATORE Da dove nascono i comici
di e con Paolo Rossi
e con Emanuele Dell'Aquila e Alex Orciari
produzione La Corte Ospitale
La mia nuova performance gioca sul confine tra un'autobiografia teatrale non autorizzata e un quasi manuale sulla professione del comico; o di qualsiasi mestiere che contempli l'improvvisazione, con tutti i suoi rischi, azzardi e ricadute anche nella vita privata. In tutti i miei spettacoli è sempre rimasta presente sul palco la persona, oltre che l'attore e il personaggio. Questo stile mi ha consentito di evocare, qualsiasi testo dovessi affrontare, momenti della mia vita vissuta in teatro e fuori da lui. Li radunerò in una sola serata, arricchendo il tutto con altri fatti mai confessati, in una giostra che mai uguale si ripeterà. Del resto, per me la vita è teatro, e viceversa. L'importante è improvvisare... Tutto il resto è ripetere. (Paolo Rossi)
7 agosto 2017 ore 22.00
COME NE VENIMMO FUORI
proiezioni dal futuro
di e con Sabina Guzzanti
scenografia: Guido Fiorato
musiche: Paolo Silvestri
regia di Giorgio Gallione
produzione: Secol Superbo e Sciocco produzioni
in collaborazione con Editoriale Il Fatto s.p.a.
Sabina Guzzanti presenta una versione sempre nuova del suo monologo satirico esilarante. Uno spettacolo essenziale ed incisivo, nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l'autrice sta lavorando già da qualche anno. Anche in questo testo, come nei suoi precedenti, l'intento è di affrontare questioni complesse e riflessioni importanti attraverso la comicità e la satira, mettendo il pubblico nella condizione di divertirsi e capire qualcosa in più.
Una donna, SabnaQƒ2, sale sul palco tremolante, emozionata per l'incarico che le è stato affidato. Tocca a lei quest'anno pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo storico più buio che l'umanità abbia mai fronteggiato: il periodo che va dal 1990 al 2041, noto a tutti come "il secolo di merda". Lo spettacolo si svolge in un tempo immaginifico, un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo e non più un fine. E trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, dove, perché non si perda la memoria e si scongiuri il pericolo di ripetersi, ogni anno si tiene un discorso celebrativo sulla fine del periodo storico, tristissimo e feroce, che altro non è che il nostro tempo presente: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, guidati da leader e ideologie che rendono uomini e donne incapaci di reagire a innumerevoli angherie. In questo futuro felice, si è diffusa l'idea che gli esseri umani vissuti nel secolo di merda fossero semplicemente degli emeriti imbecilli e che studiarli sia una perdita di tempo. Per confutare questa spiegazione sbrigativa, SabnaQƒ2 ha invece preparato una ricerca accurata: ha esaminato la televisione dell'epoca, i suoi leader, le convinzioni economiche e politiche, i passaggi storici nodali: per restituirci una imperdibile conferenza spettacolo sull'attualità politica e sociale, anche attraverso l'interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei... consentendo agli spettatori di farsi belle risate, salutari e liberatorie!
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Redazione
14 luglio 2017