Lunedì, 25 Novembre 2024
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INVIDIATEMI COME IO HO INVIDIATO VOI. Al Teatro dell’Orologio dal 6 all’11 ottobre 2015

Con Invidiatemi come io ho invidiato voi ha inizio la stagione 2015 – 2016 del Teatro dell’Orologio, intitolata Cambiamento Reale, che apre il percorso monografico della compagnia Proxima Res. A seguire infatti andranno in scena FUORIGIOCO, di Emiliano Masala, scritto da Lisa Nur Sultan (in prima nazionale dal 13 al 22 ottobre 2015), e Antropolaroid, di Tindaro Granata (dal 23 al 25 ottobre 2015).

 

In Invidiatemi come io ho inviato voi, una donna diventa amante del datore di lavoro di suo marito. Si frequentano di nascosto. La donna, che ha una figlia di 3 anni, progetta di lasciare il marito per andare a vivere con l’amante. Per abituare la bimba alla presenza di una figura maschile diversa da quella del padre, la donna affida spesso la bimba all’amante. L’amante è un pedofilo e, dopo un abuso, la bimba muore. Il pedofilo ha avuto l’ergastolo, la madre viene condannata a 15 anni di reclusione perché viene dichiarata colpevole di connivenza. Sapeva. 

Tutti i componenti della storia dichiareranno la loro versione dei fatti, cercando una verità che non tiene conto della bimba che è morta. “Se volessi essere banale e superficiale direi che la bambina rappresenta la nostra Italia. La perdita di un innocenza stuprata dalla nostra disonestà. A volte sono banale. Il testo è basato su una storia vera, ma il riferimento che c’è sotto è puramente metaforico”. (Tindaro Granata)

NOTE DI REGIA

Ho deciso di scrivere questo spettacolo perché volevo affrontare un tabù: parlare di un abuso su un minore. Si può fare se viene preso a pretesto un caso, ma non si parli del fatto in sé. Tutto è nascosto dietro a cose non dette, a cose che non si vuol vedere e a sensazioni che non ci si permette di ascoltare. Ho voluto fare un’analisi “emotiva” della micro società, famiglia, che gravita intorno ad un caso di pedofilia. Una madre, (mia sorella, mia moglie, me?) affida la figlia di due anni al suo amante (mio fratello, mio marito, un mio amico?) che di nascosto abusa della bimba. La piccola muore. “Intorno” a questi due sciagurati, altre figure familiari (mia nonna, tua zia, la nostra vicina di casa, suo figlio, noi), che vivono il proprio egoismo dimenticandosi della povera protagonista: la bimba. Quando sono in metropolitana, ascolto la gente. Per la strada, guardo la gente. 

A volte mi rivedo in ciò che guardo e sento. Sono come loro! Quest'idea, mi blocca. In questo fermo, sto appeso ad un filo tristanzuolo. Sgocciolo che siamo gente sola. Stiamo morendo per far vivere i nostri desideri, dimenticando come sia bello vivere per far vivere i desideri degli altri. Egoismo genera Solitudine. Solitudine genera Invidia. Invidia genera Infelicità. Infelicità spinge gli uomini a cercare Felicità in "Ogniccosa". "Ogniccosa" è composta da "Ogni" e da "Cosa", una è bianca e l'altra è nera; insieme diventano: Invidiatemi come io ho invidiato voi.

Tindaro Granata

 

 

redazione

 

1 ottobre 2015

 

 

informazioni

 

La prenotazione è vivamente consigliata

06 6875550 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

le prenotazioni possono essere effettuate 

dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00

intero 15 euro

ridotto 12 euro

ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 3 euro

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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