Un testo ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto in Francia nel 1933. Un omicidio efferato compiuto da due sorelle, domestiche a servizio nella stessa casa. Due donne che vivono in simbiosi e condividono un rapporto di amore e odio nei confronti della loro padrona. Un rapporto conflittuale che sfocia nello sdoppiamento di personalità e nel continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà e alla follia.
TRAMA - Due donne; due domestiche; due sorelle. Una maggiore dell'altra, ma sembrano gemelle, in simbiosi, che dipendono una dall'altra. Vivono un rapporto di amore-odio con la loro padrona (un uomo?) che rappresenta tutto quello che non hanno, ma vorrebbero avere. Infatti quando la sera non c'è, le domestiche si travestono a turno una nella padrona e l'altra nella sua serva, mettendo in atto dinamiche che spesso appartengono alla loro relazione sororale. Ma il gioco di volta in volta diventa sempre più pericoloso, concludendosi in modo tragico. In questa versione teatrale, le due serve vengono interpretate da quattro attrici, a sottolineare gli sdoppiamenti di personalità del loro carattere.
NOTE DI REGIA - Il lavoro prende spunto da un vero fatto di cronaca, un crimine efferato, avvenuto in Francia nel 1933, che a sua volta ha ispirato il testo di J. Genet “Le serve”. Il tema portante che si è trattato con questo testo è la dinamica del rapporto sororale, che in questo caso diviene simbiotico, cercando di esplorare le sue modalità psicofisiologiche. Il legame delle sorelle infatti verrà espresso non solo attraverso il collante psicologico, ma anche utilizzando modalità corporee, creando così una dinamica circolare nel rapporto mente-corpo: temi cari al psicofisiologo Vezio Ruggieri. Sguardi, immaginazione e percezione s’incontrano nella dinamica del passaggio da un'identità a un'altra e da una sub-identità a un’altra: i ruoli si scambiano o mutano di continuo fino a confondersi completamente l’una nell’identità dell’altra. In più la confusione viene implementata nel gioco di ruoli che le sorelle attuano nel divenire ogni sera, a turno, una la serva e l'altra la padrona. Per approfondire ulteriormente il rapporto simbiotico delle due, si è pensato di sdoppiare le sorelle in quattro ruoli. Questo mette in luce le varie sfaccettature del loro IO.
Il tema dell'invidia passa attraverso gli occhi, tanto da rendere presenti, in contemporanea con la parola di due attrici, gli sguardi delle altre due, fino a farli diventare battute vere e proprie.
Il tema dell'identità passa anche attraverso il personaggio della signora che seppure trattata come una donna è in realtà un uomo. Fulvio Peroni
redazione
22 settembre 2015
informazioni
il Teatro Trastevere
Dal 22 al 27 settembre 2015
è lieta di presentare
MAIDS
Liberamente tratto da 'Le serve' di Jean Genet
Regia: Fulvio Peroni
Interpreti: Giorgio Conese, Patrizia Fata, Giulia Gheller,
Nelly La Rosa e Flavia Federico
Coreografie: Cristina Pitrelli
Aiuto regia: Flavia Federico
Costumi: Paola Vari
Scenografie: Giorgio Conese
Arrangiamenti musicali: Giacomo Zumpano
Luci e fonica: Dame Diane
Direttore di scena: Denise Villani
Fotografa di scena: Stefania Bagnoli
Compagnia Novaccademia
TEATRO TRASTEVERE Associazione culturale
Via Jacopa de’ Settesoli, 3 - 00153 ROMA
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.teatrotrastevere.it
Orario Spettacoli: feriali ore 21 - festivi ore 18
Biglietti: intero 11,00 euro – ridotto 9,00 euro
Informazioni e prenotazioni: 06.5814004 (dalle 19.00)