Al via dal 29 Settembre al 4 ottobre Ungra il primo spettacolo in cartellone della stagione teatrale 2015–2016 dell’Ambra alla Garbatella di Roma. All’insegna dell’innovazione e della multisensorialità, il primo titolo in cartellone è una pièce che, per la prima volta in Italia, unisce l’uso del 3D alla rappresentazione teatrale. Ungra scritto da Teodora Nadoleanu e il cast per la regia 3D di Katia Lopetti e quella teatrale della stessa Nadoleanu mescola teatro, arte e tecnologia 3D per raccontare una storia ambientata nel 4014.
Il cast, oltre a vedere la partecipazione di Gabriella di Luzio, è composto da Nika Perrone, Ludovica Avetrani, Elisabetta Raoli, Sandra Rossi, Francesca di Vincenzo, Sara Bocola, Chiara Lombardo. Il progetto, liberamente tratto dall'opera Ungra la Guerriera di Alessandro Iori, nasce da un laboratorio teatrale che ha come obiettivo una sintesi tra cinema e teatro. Gli attori si muovono in uno spazio vuoto, riempito virtualmente da proiezioni che fuoriescono dallo schermo e invadono la sala. Ciò avviene attraverso l'uso degli occhiali 3D, che consentono al pubblico di cogliere particolari unici e di calarsi nella magia della scena. La sfida tra teatro e tecnologia coinvolge la capacità degli attori di attraversare continuamente il confine tra questi due mondi rendendoli percepibili.
Siamo nel 4014 quando sulla Terra un’umanità fatta di sole donne si divide in due popoli in lotta per la supremazia dopo la grande epidemia che, nel 3715, aveva sterminato il genere maschile. Una vera spedizione punitiva orchestrata dalle stesse donne contro chi le aveva maltrattate nei secoli addietro.
Questo cambiamento radicale porta alla nascita di una nuova stirpe umana, integralmente al femminile, di donne geneticamente autonome e monosessuate. Questa stirpe è caratterizzata da due diversi popoli per cultura e mentalità.
Da una parte, le Lavareg, governate dalla loro regina Dukra, che popolano le terre di Lavar. Qui la natura è incontaminata. Grandi spazi colorati, praterie, laghi viola, montagne color arancio e deserti rossi dominati dal silenzio, accolgono il culto della bellezza del passato e un radicale controllo delle nascite.
Dall'altra, le Cobias, governate dalla regina Marax che abitano le terre di Cobi. Qui regna il respiro delle torri di cemento che si stagliano verso la luna. Il traffico è paralizzato ovunque e un vento perpetuo urla tra sogni abbandonati e femmine impazzite che non si sa da dove arrivano e dove stanno andando. Schiave del piacere fisico, le Cobias continuano a riprodursi crescendo di numero a dismisura e producendo gravi danni all’ambiente.
Questo nuovo mondo, dove gli esseri umani non nascono ma vengono “coltivati” e dove la creazione equivale alla distruzione, si interroga sulla sua infelicità risvegliando il desiderio di riportare i maschi sul pianeta per ristabilire gli equilibri in noi stessi e sulla terra.
L'idea non è gradita al Gran Consesso, le 13 scienziate che controllano e comandano il mondo da dietro le quinte, rappresentando il potere nella sua forma più pura, disincarnata e che nessuno può vedere. Il Gran Consesso ha un piano ben preciso che porta avanti a piccoli passi: detenere tutte le armi della terra con la scusa della sicurezza mondiale.
Ma con Ungra, figlia di una Cobias e cresciuta delle Lavareg, una nuova alba sorgerà sul pianeta…
redazione
23 settembre
informazioni
Ungra è una produzione Kateo Studios s.r.l. , le scene sono proiezioni 3D di Katia Lopetti, Vocal coach Teodora Nadoleanu. Musica e arrangiamento Cybernova-Rosa R. Tosto, Sound design e postproduzione musicale Rosa R. Tosto, Costumi, Simone Luciani
Lo spettacolo in scena al Teatro Ambra alla Garbatella da martedì al sabato alle ore 21.00 e la domenica alle ore 17.00.