7 doors conduce gli spettatori in un viaggio a tappe, scandito simbolicamente da sette porte, un viaggio che prende spunto da una rivisitazione in chiave contemporanea dei vizi capitali tradizionali e se ne discosta, superandoli e reinventandoli, per proiettarsi in situazioni e vissuti della quotidianità. Il linguaggio della danza è il mezzo espressivo utilizzato per scavare in profondità l’animo umano, mettendo a nudo le paure, le angosce, le tentazioni in cui ogni spettatore è invitato a riconoscersi facendo appello alla sua esperienza personale.
Ne emerge un’umanità tormentata e fragile che, pur nella particolarità della propria individualità, condivide la stessa realtà. Quello contemporaneo appare come un contesto sociale snaturato, artificiale, capace di dividere gli uomini isolandoli in una lotta proiettata egoisticamente verso la propria affermazione individuale. La paura del diverso, dello straniero, di sentirsi circondato ed omologato, lo stress e l’incertezza lavorativa, la schiavitù di una dipendenza e l’incapacità di esprimersi in un mondo dove la comunicazione e i “social” non fanno altro che farci sentire più soli. Questi sono i mali moderni della nostra epoca. Il 7 è un numero simbolico che rappresenta un’unica comune insicurezza/debolezza dietro cui ognuno si nasconde, erigendo maschere per sentirsi apparentemente protetto ma di fatto sospeso in un equilibrio precario. La consapevolezza di questa verità è il punto di partenza da cui l’uomo può partire per riscoprire una nuova fiducia nel gruppo e sentirsi così finalmente libero e unico nella pluralità.
redazione
22 giugno 2015
informazioni
Dal 02 al 04 Luglio ore 21.00
Teatro Furio Camillo
Via Camilla 44, Roma
Per prenotazioni: 0697616026
Biglietto posto unico €10 + 2€ di tessera associativa