Dai condomìni della cintura torinese, dove la rapida immigrazione del dopoguerra mescolava dialetti e abitudini in quella che sarebbe diventata l’Italia di oggi, Passione racconta della scoperta del teatro e del progressivo raffinamento di una vocazione. Il quadro della vicenda raccontata da Laura Curino e il primo significato di Passione è quello dell’amore per la recitazione nato una sera andando a vedere uno spettacolo; una passione che diventa anche la via di salvezza per la protagonista della catastrofe umana che è l’oggettivo contesto in cui si svolgono gli incontri.
I personaggi rievocati con un’abilità bozzettistica che chi conosce il Settimo ha già incontrato in Laura, sono infatti di una comicità travolgente e malinconica. Immediatamente riconoscibili nella periferia di una qualunque città moderna, raccontano di comunità che non esistono più e di modi di vedere il mondo che, privati del loro contesto, sono pateticamente inadeguati. Ne emerge un quadro nell’insieme affettuoso, che pure ha il pregio di non mascherare sentimentalmente il crollo dell’arcaico italiano nella confusa modernizzazione di cui siamo figli.
Passione è anche il doloroso percorso, attraverso un itinerario delineato con lucidità, dalla comunità alla solitudine, dall’essere come gli altri e tra gli altri, alla scoperta che gli altri non esistono genericamente ma che sono tante persone diverse. La loro follia, i loro sentimenti, le ambizioni di ciascuno costringono progressivamente a scavarsi addosso un’identità che non può più venire scambiata con quella di un altro. E’ insomma il racconto di una formazione del sé, dello scoprirsi con gli anni consegnati a un destino che si era appena intravisto all’inizio della vita.
Enrico Palandri
21 febbraio 2015
informazioni
domenica 22 febbraio
Ore 16,00
al Teatro Scuderie Villino Corsini di Vill Pamphilj
Passione
con Laura Curino
di Laura Curino, Roberto Tarasco, Gabriele Vacis
regia Roberto Tarasco
In collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino
Passione è pubblicato da Interlinea