Dal 17 al 22 febbraio al Teatro India debutta FURIA AVICOLA, il nuovo progetto italiano del drammaturgo e regista argentino Rafael Spregelburd che, in collaborazione con Manuela Cherubini sua traduttrice e qui anche co-regista, compone in un unico spettacolo due atti unici sulla fine dell’arte e sull’assurdità della burocrazia, passando per un intermezzo quasi burlesco sulla babele delle lingue. Furia avicola è una potente riflessione sul senso e le conseguenze della crisi nel nostro tempo, proprio a partire dal fatto di cronaca di una anziana parrocchiana che decide arbitrariamente di “restaurare”, deturpandolo, un Ecce Homo, affresco della cappella di Borja, paesino non lontano da Saragoza.
Il lavoro dell’anziana “restauratrice” scatena un polverone nel mondo dell’arte occidentale, dividendo critica e pubblico. Un piccolo scandalo che sembra aver spazio più nella rete che nella vita reale, e che senza dubbio racchiude le domande fondamentali sulla fine di questa pratica che siamo soliti chiamare “arte”. Nell’intermezzo vediamo una straniante scenetta su una caotica e babelica fila di cabine di traduttori simultanei alle prese con un discorso totalmente paradossale; a seguire ci ritroviamo in un ufficio pubblico con i suoi impiegati che, in un momento di follia, o forse di lucidità, si ribellano al simbolo dei simboli: il denaro. E sopra questa perdita di senso, può arrivare all’improvviso anche l’aviaria, il male dei mali che decimerà l’umanità, o forse l’ennesima invenzione mediatica di una realtà che non esiste più.
Il progetto nasce come proseguimento produttivo dell’esperienza dell’Ecole des Maîtres, il corso europeo di perfezionamento teatrale che il regista argentino ha diretto nell’estate 2012. «Mentre nell’ambito dell’Ècole des Maîtres lavoravamo con un gruppo di attori provenienti da quattro paesi europei alla creazione di uno spettacolo intitolato La fine d’Europa – raccontano Rafael Spregelburd e Manuela Cherubini – la Babele delle nostre lingue ci istigava alla formulazione di domande sull’identità, l’appartenenza e sul concetto di fine. Lo spettacolo Furia avicola è una delle derive di questo percorso, e porta con sé, trasformandole e rinnovandole, quelle domande insieme ad alcune riflessioni». La Fine è un mito, in un mondo che sempre più mostra la sua complessità e mette a dura prova la sua rappresentazione, aggiungono Spregelburd e Cherubini: «Tutto cambia e si trasforma, i miti di unità e definizione cui siamo affezionati si mostrano inadeguati a incarnare la trasformazione, perché strumenti riduzionisti di fronte a una realtà complessa, così come ci dimostrano le basi della scienza della complessità».
Il 18 febbraio (ore 18) nella Sala Squarzina del Teatro Argentina si terrà la presentazione del libro di Rafael Spregelburd Il teatro, la vita e altre catastrofi. Domande, ipotesi, procedimenti (Bulzoni Editore). Intervengono Igiaba Scego e Massimo Marino. Saranno presenti l’autore e i curatori Manuela Cherubini e Giovanni Iorio Giannoli.
redazione
12 febbraio 2015
Informazioni
Dal 17 al 22 febbraio gennaio al Teatro India
FURIA AVICOLA
di Rafael Spregelburd
traduzione Manuela Cherubini
regia Rafael Spregelburd e Manuela Cherubini
con Rita Brütt, Fabrizio Lombardo, Luisa Merloni, Laura Nardi, Amândio Pinheiro
video Igor Renzetti - immagini Ale Sordi - musica originale Zypce
Produzione CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia e Fattore K