Una notte, in Scozia, ai nostri giorni. Un uomo di circa quarant’anni e una donna sui trenta si incontrano per caso. Sean accoglie Lisa nel suo caotico appartamento: si sono conosciuti poco tempo prima in un pub.
Uno spazio e un tempo che sembrano sospesi in una realtà quotidiana ruvida e dura. Nell’imbarazzo di quell’intimità non prevista, gli oggetti diventano degli appigli cui legare le frasi, per evitare quei secondi di silenzio che, nella legge delle nuove relazioni, sembrano a volte pesare come ore.
L’incontro casuale di due individui in cerca della propria identità consente di immergersi negli stati d’animo irrequieti e turbolenti dell’uomo contemporaneo. L’atmosfera rende il grottesco quotidiano di tante situazioni comuni e mostra la complessità secondo cui si evolvono, nello spazio di un semplice dialogo notturno fra un uomo e una donna, le distanze, gli avvicinamenti e il magnetismo dei caratteri.
Il testo di David Greig, giovane autore scozzese contemporaneo descritto come uno dei drammaturghi più interessanti e audaci della sua generazione (Daily Telegraph), crea attraverso l’espositiva sincerità dei dialoghi una trasparenza emotiva che attira immediatamente l’amicizia e la muta confidenza del pubblico.
informazioni
Dal 5 al 23 novembre – SALA STUDIO dal mercoledì al sabato h 21.30 – domenica h 18.30
BEING NORWEGIAN
di David Greig
traduzione Elena Arvigo
con Elena Arvigo, Roberto Rustioni
luci e allestimento Paolo Calafiore e Diego Labonia
organizzazione Marianna Caruso
regia Roberto Rustioni
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
in coproduzione con Associazione Fattore K.
in collaborazione con Olinda onlus
si ringrazia il Festival Trend e Rodolfo Di Giammarco
Dopo il grande successo della scorsa stagione con lo spettacolo I tre atti unici di Cechov Roberto Rustioni torna con un avvincente testo contemporaneo che esplora una realtà fatta di ruvida e dura quotidianità .
redazione
4 novembre 2014