La vicenda della commedia è nota; i soliti tre: il marito, la moglie, l´amante. Il marito, Leone Gala, s´è separato amichevolmente dalla moglie; egli continua ad essere ufficialmente il marito; ma vive per conto proprio in una casa che è quasi un romitaggio. Ogni sera tanto per salvare le apparenze, passa dal portinaio della signora, domanda se c´è niente di nuovo e se ne va. La moglie fa due cose: si prende, o continua a tenersi un amante preso in precedenza, e si annoia. Si annoia perché è libera, sì, ma in fondo la sua libertà è relativa.
E´ una libertà che il marito le concede e ciò la irrita. Se almeno il marito si disperasse per essere lontano da lei! Se almeno fosse geloso! Ma no, egli è tranquillo; egli s´è vuotato d´ogni sentimento; è ormai uno spettatore del mondo. Scritta nel 1918 e portata in scena per la prima volta da Osvaldo Ruggero, Il giuoco della parti è una delle più importanti commedie di Pirandello e Leone Gala è la più compiuta incarnazione della poetica de L'umorismo, basata sul riconoscimento e sullo smascheramento delle finzioni sociali e personali.
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11 febbraio | 9 marzo 2014
UMBERTO ORSINI
IL GIUOCO DELLE PARTI di Luigi Pirandello
regia Roberto Valerio
Redazione
24 febbraio 2014