Dal 13 al 18 Marzo, dopo il grande successo delle passati stagioni, torna al Teatro Ambra Jovinelli, il progetto Grandi italiani di Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo. Dal 13 al 15 marzo Stefano Accorsi gioca con i versi dell'Ariosto in Giocando con Orlando-Assolo. Dal 16 al 18 marzo è la volta di Decamerone vizi, virtù, passioni, liberamente tratto dall’opera di Boccaccio: Marco Baliani sceglie di adattare sette tra le cento novelle del Decamerone, affidate all’interpretazione di un affiatato gruppo di attori tra i quali l’immancabile Stefano Accorsi.
Stefano Accorsi in
GIOCANDO CON ORLANDO
ASSOLO (dal 13 al 15 marzo 2018)
Tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani
“Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile, e per tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà, ci siam messi all’opera, con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze alte e un sentire sincero.
Trasferire l’Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti.
Stefano Accorsi veste i panni di un simile cavaliere e si cimenta con l’opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni, amore perso sfortunato vincente doloroso sofferente sacrificale gioioso e di certo anche furioso.
Monologando, narrando, digressionando, le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove sorprese, in voci all’ascolto inaspettate, in suoni all’orecchio stupiti” (Marco Baliani)
Una versione speciale che nasce dalla fortunata esperienza teatrale che ha visto Stefano Accorsi e Marco Baliani confrontarsi in maniera appassionata e ironica, sui palcoscenici dei maggiori teatri italiani, con le parole immortali dell’Ariosto.
DECAMERONE
VIZI, VIRTÙ, PASSIONI (dal 16 al 18 marzo 2018)
con Stefano Accorsi e con Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia e Mariano Nieddu
regia e adattamento Marco Baliani
liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
disegno luci Luca Barbati
Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, "casa" e teatro viaggiante della compagnia che si
appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro favorirà la messa in scena di sette
novelle del "Decamerone", permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare.
Una grande passione anima la compagnia, ma non altrettanto grandi sono le loro risorse materiali, si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale.
NOTE DI REGIA
Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo. Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che ascoltiamo. Per questo nel "Decamerone" ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del "Decamerone" di Boccaccio perché oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce. Per raccontarci storie che ci rendano più aperti alla possibilità di altre esistenze, fuori da questo reality in cui ci ritroviamo a recitare come partecipanti di un globale Grande Fratello. Perché anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della vita stessa o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza. Potremmo così scoprire che il re è nudo, e che per liberarci dall’appestamento, dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze, riconoscerle e riderci sopra, magari digrignando i denti. (Marco Baliani)
Redazione
13 marzo 2018
Informazioni
TEATRO AMBRA JOVINELLI
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli orari repliche dal martedì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00
Tel.:06 83082620 – 06 83082884
Biglietti (compresa prevendita): da € 33,00 a € 17,00
Convenzioni parcheggio in orario spettacolo:
• Garage Esquilino – via G. Giolitti, 27/A - dal martedì al sabato € 1,50 l’ora
• Parcheggio ES Giolitti Park – via G. Giolitti 267 - tutti i giorni € 1,00 l’ora
Ufficio promozione tel. 06 88816460
www.ambrajovinelli.org