Silvia Siravo tra teatro e cinema, sarà Prudance in "La Signora delle camelie" al Quirino e una moglie tradita nel film "Finché giudice non ci separi"
Talentuosa e bellissima figlia d’arte (i suoi genitori sono Edoardo Siravo e Anna Teresa Rossini) solare, spiritosa, colta: è Silvia Siravo, attrice che le tavole del palcoscenico le calca praticamente dalla nascita. In questi mesi si divide tra teatro e cinema e molti sono gli impegni in cui potremo ammirare il suo enorme talento.
Silvia Siravo sarà al teatro Quirino di Roma con la " Signora delle camelie" dal 27 Febbraio all' 11 Marzo.
E' in scena con Marianella Bargilli (Margherita), Ruben Rigillo (Armando) e Carlo Greco suo padre. La regia è di Matteo Tarasco. Silvia interpreta il ruolo di Prudance un personaggio cinico e dissoluto che suona la fisarmonica.
“Il regista/poeta di questo spettacolo – afferma Silvia Siravo – è Matteo Tarasco ed è bello camminare nella sua fantasia. Ha costruito uno spettacolo pieno di fascino e poesia. Prudance, il mio personaggio, cinico e dissoluto, respira quando suona la fisarmonica, strumento cui ho provato ad avvicinarmi per l'occasione; ringrazio Matteo per la sua idea, per la sua fiducia... e il teatro perché ti permette di fare cose mai immaginate”.
La carriera di Silvia in questo momento viaggia perfettamente tra cinema e teatro. A fine Marzo uscirà il film FINCHÉ GIUDICE NON CI SEPARI regia di Toni Fornari e Andrea Maia, con Francesca Inaudi, Augusto Fornari, Luca Angeletti, Toni Fornari, Simone Montedoro. Silvia interpreta, Elisabetta, la moglie tradita e abbandonata da Simone Montedoro. Il film analizza, ma allo stesso tempo ironizza sul difficile tema della separazione trascinando lo spettatore, attraverso sensi di colpa, arrabbiature, disperazione, ironia e sarcasmo, all’interno di una divertente vicenda piena di colpi di scena.
Silvia Siravo ha lavorato con grandi maestri come Armando Pugliese, Luca De Filippo, Mariano Rigillo e interpretato bei ruoli come Ofelia, Mommina, Antigone e tanti altri, ma indipendentemente dal mezzo usato, sia esso cinema o teatro, i suoi personaggi sono tutti sempre molto completi: “Provo a mettermi in gioco - racconta Silvia - a non nascondermi o compiacermi sulla scena. Provo a non giudicare mai un personaggio, a difenderlo… anche i più biechi …perché nella vita si agisce sempre immaginando di essere nel giusto. E poi lavoro prima con la testa ma poi solo d’immaginazione, con le suggestioni giuste il personaggio cammina nel modo e nel mondo che¬¬¬¬¬ gli è proprio”.
A Maggio invece sarà in scena con IO ERO di Alma Daddario (rivisitazione contemporanea del mito di Ero e Leandro) insieme ai ballerini Carlotta Bruni e Luca Piomponi per la regia di Mariagiovanna Rosati Hansen al Teatro Abarico di Roma. Nella trasposizione contemporanea del mito, Ero diventa una ballerina, segregata dai genitori e consacrata alla danza. Leandro è un giovane musicista, incontrato per caso in riva al mare. Pur di frequentare l’amata, Leandro la raggiunge di nascosto ogni sera, ma anche qui il destino gioca la sua parte: Leandro perderà la vita in un incidente durante una notte di tempesta. La voglia di assoluto sublimata in un sentimento eterno è un archetipo che anticipa tutte le storie di amori impossibili, nel mito come nella letteratura, Orfeo ed Euridice, Romeo e Giulietta o West Side Story.
Inoltre Silvia Siravo partecipa a LE PAROLE DEGLI EROI, progetto cross mediale che si articola in ambito teatrale e documentaristico a cura di Massimo Reale. Il prossimo appuntamento sarà nelle Marche a giugno con CAPORETTO: NASCE L'ITALIA con Luca Zingaretti e Massimo Reale. Testi, immagini e suoni della Grande Guerra, si affronta così il tema del conflitto bellico e i fatti di Caporetto attraverso le lettere e le testimonianze di uomini e donne, soldati e persone comuni, che vissero quei momenti tragici ed eroici della storia del nostro Paese.
BIOGRAFIA
Silvia Siravo si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica S. D’amico nel 2005. Partecipa a corsi di perfezionamento con Fura Dels Baus, Peter Clough e Peter Stein. Diretta da Armando Pugliese è Ofelia nell’ Amleto con Alessandro Preziosi e Viola nella Dodicesima Notte con Luca de Filippo.
Interpreta Mommina In Questa sera si recita a soggetto per la regia di F. Ceriani. Tra gli altri lavori teatrali a cui partecipa ricordiamo anche Erano tutti i miei figli di A. Miller e Re Lear di W. Shakespeare entrambi con Mariano Rigillo e la regia di G. Dipasquale. Vince il premio “Ombra della sera” come miglior attrice emergente e il premio miglior attrice rivelazione “Franco Enriquez”. Al cinema ha recitato nel film “Prova a volare” di L. Cicconi Massi con Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini e Antonio Catania.
In televisione partecipa alla trasmissione “Domenica In” condotta da Pippo Baudo.
Redazione
21 febbraio 2018
Informazioni
La signora delle camelie
Tratto dall’opera di Alexandre Dumas
Con Marianella Bargilli, Ruben Rigillo,
Silvia Siravo e Carlo Greco
adattamento scene e regia MATTEO TARASCO
costumi Accademia Costume&Moda, Roma - 1964
diretta da Andrea Viotti
musiche Mario Incudine
luci Gigi Ascione
Lo spettacolo ha una durata di 1 ora e 30 minuti, atto unico