Domenica, 17 Novembre 2024
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#segnalazione

DieciStorie

Dal 27 marzo all'1 aprile torna al Teatro Argentina DIECI STORIE PROPRIO COSÌ, il progetto di educazione alla legalità ideato da Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, rivolto alle coscienze in formazione delle giovani generazioni. Uno spettacolo che racconta di vittime conosciute e sconosciute della criminalità organizzata, episodi di impegno civile e riscatto sociale, responsabilità individuali e collettive, connivenze istituzionali e taciti consensi.

Il progetto rientra nel percorso di Stagione Il teatro per la legalità e la memoria con cui il Teatro di Roma intende contribuire al recupero e alla formazione di un senso civico, per mantenere vivi i valori fondanti della nostra società: la convivenza, il vivere civile e l'essere partecipe di una comunità. Non un semplice spettacolo ma un ritratto sociale, un'indagine emotiva, una lotta collettiva contro il crimine per promuove la cultura come antidoto alla mafia e il teatro come strumento di denuncia, di educazione civica per le giovani generazioni e di impegno per tutti cittadini che fanno della memoria un diritto inalienabile.

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Al Teatro Le Sedie il 25 e 26 marzo si ricorda Billie Holliday, una fra le più famose cantanti di jazz e blues. Sul palco Daniela Giordano accompagnata al pianoforte da Katia Fiorentino.

Intrecciando canto e racconto, la voce originale di Daniela Giordano dà vita a Blue's Blood, la storia della grande cantante afro americana Billie Holiday.
Scritto da Angela Caterina Muscogiuri e cesellato tra le esecuzioni dal vivo di 10 brani tra i più famosi del repertorio della Holliday, suonati dalla pianista Katia Fiorentino, il racconto in prima persona della vita della cantante prende la forma di una confessione personale, di un canto del profondo.

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Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato muore dilaniato da un'esplosione sui binari della Palermo-Trapani. Assassinato la mafia, ma accusato di essere un terrorista ucciso dalla propria bomba. Felicia Bartolotta, sua madre, ricaccia dentro le lacrime e fa quel che deve fare: lotta per vedere riconosciute l'innocenza del figlio e la colpevolezza dei carnefici. La storia di una donna che ha rifiutato la regola del silenzio e dell'accettazione della violenza. Che ha rotto con la sua parentela.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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