Recensione della serata di Gala del Concorso di Canto Virtuale SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins al teatro Giovanni da Udine, il 7 giugno 2024.
Venerdi 7 giugno si è tenuto ad Udine il Galà del premio SOI, scuola dell’Opera .
Nonostante la concomitanza con la trasmissione su Rai 1 di La Grande Opera Italiana Patrimonio dell’Umanità, organizzato dal Ministero della Cultura, una affollata platea ha applaudito i finalisti del concorso 2024, festeggiato la madrina Fiorenza Cedolins ed acclamato il baritono Franco Vassallo, Premio alla carriera Soi di quest’anno.
La serata vedeva la presenza della FVG Orchestra, diretta dalla bacchetta prestigiosa di Giuliano Carella, che ha aperto i due momenti della serata con dei brani orchestrali di grande suggestione: l’Intermezzo dalla ‘Manon Lescaut’ e la sinfonia di ‘Il Barbiere di Siviglia’,nei quali emergono alcuni interventi solistici di bella resa.
La prima parte era dedicata ai vincitori del Premio 2024, partendo dal sesto classificato: Michele Cerullo, tenore dall’interessante colore che sceglie di riproporre ‘Pourquoi me reveiller’ dal ‘Werther’. Il brano è molto impegnativo e richiederebbe una diversa resa interpretativa. Il suo poeta, infatti, pare più preoccupato di cantare correttamente gli acuti, che esegue adeguatamente, che di calarci nella struggente vicenda del giovane innamorato. Mancano la strazio, il coinvolgimento , e l’aria, forse anche a causa di una tendenza della voce ‘ad andare indietro’ risulta più un bel suono che una drammatica narrazione.
.Gagik Vardanyan , quinto, è un baritono armeno . Mostra una buona disinvoltura in palcoscenico, fiati notevoli, un colore interessante, acuti di buona tenuta ma anche una voce marcatamente nasale ed una dizione, comprensibilmente, da migliorare.
Sceglie di riproporre uno dei brani cantati alla finale: ‘Vien Leonora... De’ nemici tuoi’, la complessa aria da ‘La favorita’. L’esecuzione è sostanzialmente corretta, ma sarebbe importante un lavoro sulla parola per cogliere più in profondità la valenza narrativa del pezzo.
Yutong Shen è il soprano cinese classificatosi al quarto posto.
Propone una lettura delicata di ‘Ah, rendetemi la speme... Qui la voce... Vien diletto ‘da I puritani di Vincenzo Bellini . Nella prima parte del pezzo riesce ad evocare atmosfere notturne intrise di drammaticità, mentre nella seconda affronta le agilità con misura, senza ricorrere a cadenze pirotecniche e virtuosismi di grande effetto.
Anna Graf , soprano russo dalla voce ricca di sfumature e di suggestioni, propone una intensa ‘Lieder der Lulu’ dalla ‘Lulu’ di Alan Berg, che già aveva eseguito alle finali e le ha garantito il terzo posto.Una magnifica esecuzione, nella quale i colori si fanno arditi, i fiati amplissimi permettono di costruire atmosfere dai toni espressionistici ed una costruzione complessiva di grande presa. Una interprete di valore che sicuramente troveremo presto nei principali cartelloni internazionali.
Mikhail Biryukov, classificato al secondo posto, propone ‘Vecchia Zimarra’.
Il basso-baritono russo ha una voce dal colore caldo e suadente, una figura imponente ma statica ed una dizione che andrebbe migliorata.
Il brano scelto certamente non mette in risalto appieno le sue potenzialità e questo suggerisce l’opportunità di una riflessione sul repertorio da affrontare in questo momento della carriera.
Elizaveta Shuvalova, è la vincitrice del Premio SOI 2024.
‘Kto ti moi angel li khranitel ‘ da Evgenij Onegin, cantato con grande trasporto e coinvolgimento è il brano scelto per il gala.
Il soprano russo ha una ampia estensione, con note basse ambrate suggestive, acuti luminosi e taglienti, una voce omogenea ed una capacità interpretativa convincente e di grande commozione.
La seconda parte vede la presenza preziosissima sul palcoscenico di Fiorenza Cedolins e di Franco Vassallo.
Il soprano cesella un ‘Tu che m’hai preso il cuor’ da ‘ Il paese del sorriso’ di grandissimo spessore.
L’aria, spesso appannaggio di soprano leggeri, si ammanta , grazie ad una voce ricca di sfumature ed una capacità di scolpire ogni parola nel suo significato più profondo, di una struggente malinconia.
Tante le sensazioni che regala: la consapevolezza del significato del vero amore, la passione per la vita, il trasporto per l’arte , il coraggio della coerenza.
La voce è matura, ricca di armonici, solidissima degli acuti, piena nel centro e con un volume che in alcuni momenti copre senza difficoltà l’intera orchestra .
Alla fine la platea premia la grande interpretazione con un trionfale applauso ed autentiche acclamazioni.
Franco Vassallo , arrivato da Napoli dove ha sostituito un collega in ‘Luisa Miller’, irrompe in sala con un ‘Largo al factotum’ istrionico , che ipnotizza il pubblico.
Trent’anni di carriera sembrano non aver lasciato segno nella voce, che è ampia, piena, ricca di colori e sfumature. Gli acuti sono solidissimi, ostentati con soddisfazione e gli scioglilingua sono realmente pirotecnici.
Dopo la cerimonia di premiazione, Vassallo e Cedolins duettano un suggestivo ‘Tace il labbro’ che comincia ancor prima che le voci escano, grazie ai gesti, agli ammiccamenti, ai sorrisi che introducono con arguzia al brano.
Una lezione di dizione, musicalità, senso del teatro. Le voci si accarezzano sensuali, senza perdere peso e senza prevaricarsi, fino ad un bacio finale che fa sghignazzare il soprano e chiude fra gli applausi più convinti una serata che è stata una grande e divertente festa della musica ,
Gianluca Macovez
9 giungo 2024
Udine, Teatro Giovanni da Udine, 7 giugno 2024
1° Concorso di Canto Lirico Virtuale SOI Scuola dell'Opera Italiana Fiorenza Cedolins
5a edizione 2024
Serata di gala
Con la partecipazione di
Michele Cerullo
Gagik Vardanyan
Yutong Shen
Anna Graf
Mikhail Biryukov
Elizaveta Shuvalova
Fiorenza Cedolins
Franco Vassallo
FVG orchestra diretta dal Maestro Giuliano Carella