Recensione di Cromatismi in scena Teatro Miela di Trieste il 16 maggio 2023
Spesso il territorio regala piccoli gioielli, che faticosamente prendono forma grazie all’impegno di Associazioni culturali che il tempo attuale ha fatto diventare eroiche ed ad artisti determinati e volenterosi.
Una di queste serate ha preso forma al Teatro Miela di Trieste il 16 marzo 2023.
Già la sede è importante: un teatro dalle dimensioni abbastanza raccolte, che negli anni si è fatto baluardo di proposte culturali non scontate, nella cui stagione trovano accoglienza raffinati concerti di musica classica e Nada, spettacoli di prosa e dibattiti. Uno di quei motori di dibattito che sono quando mai importanti in un tempo di omologazione e di autoreferenzialità e di cui la città di Trieste può andare fiera.
L’associazione che proponeva il concerto, peraltro inserito in una serie di meritorie iniziative dedicate a Satie, è la Chamber Music, che ha puntato ad un duo di artisti locali di talento: il soprano Federica Vinci ed il pianista Luca Delle Donne, che ha anche introdotto la serata illustrando il programma e mettendo in evidenza contrapposizioni ed affinità dei due musicisti francesi, coevi, protagonisti della serata: Debussy e Satie.
La prima parte era dedicata a Claude Debussy ed alle liriche su versi di Paul Verlaine .
La serie delle ‘Ariettes’, molto impegnativa, mette in evidenza il talento pianistico del pianista, decisamente brillante e l’intensità interpretativa del soprano, che nella prima parte si trova ad affrontare pagine dalla esasperata drammaticità, fino a ‘ Chaveaux de bois’, eseguita con trasporto e suggestione, cambiando registro con sapiente autocontrollo ed accarezzando i suoni.
Debussy è autore complesso, soprattutto per una voce dal colore così connotato, ma viene interpretato con eleganza e misura, grande senso narrativo e nessuna inutile esibizione vocale, dimostrando di aver colto la poeticità delle pagine proposte.
Molto intensa l’interpretazione di ‘En Sourdine’, nella quale il tocco delicato di Delle Donne riesce a pastellare immagini sonore di grande impatto, controbilanciate dal controllo attento di una voce cui viene chiesta una estensione decisamente notevole ed un continuo controllo di fiati ed emissioni , senza che questo trasformi una pagina di poesia in esercizio tecnico.
La parte dedicata a Debussy si chiude con la conosciuta ‘Clair de Lune’ , che la Vinci cesella con eleganza, senza cadere nella trappola dei suoni troppo aspri che spesso caratterizzano questa pagina.
La seconda parte era dedicata a Satie.
Si apre con la complessa ‘ Les Anges’, dominata dal contrasto fra asperità della zona acuta e delicatezza interpretativa giocata sul bel centro ed il registro più basso. Una pagina complessa, che mette in evidenza le potenzialità drammatiche del soprano, che sicuramente meriterebbe maggiori occasioni di esibirsi in teatro, visto le buone prove fornite in diversi titoli, da ‘Pipistrello’ all’Isola delle capre’.
Probabilmente la Vinci in questo momento ha una maggiore affinità alla narrazione di Satie e costruisce dei veri gioielli, per intensità, misura, uso della voce sia con ‘Elegie’ che con ‘Sylvie’. ‘Tre cabaret songs’, mettono in risalto la verve dell’interprete, che trova nel tocco elegante di Delle Donne un supporto determinante per giocare con maggior libertà, anche se sempre con rigore interpretativo, con uno strumento vocale dai colori interessanti, capace di sfumature intense e dotato di una potenzialità che fa sperare in un futuro sulle tavole del palcoscenico.
Il pubblico, attento e partecipe ha apprezzato l’intero programma ed i due bravi interpreti, tanto da ottenere il bis di ‘ La Diva de l’Empire’, eseguita con la giusta eleganza e senza forzare mai al facile effetto, evidenziando ancora una volta il valore ed il rigore musicale di questa piacevole serata e l’importanza culturale di simili iniziative.
Macovez Gianluca
20 maggio 2023
informazioni
ACM Chamber Music Trieste presenta
CROMATISMI
Musiche di Debussy e Satie
Eseguite dal duo
Luca Delle Donne (pianoforte)
Federica Vinci (soprano)
Teatro Miela, Trieste, 16 maggio 2023