Sabato, 23 Novembre 2024
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Amara e Simoni Cristicchi in torneremo ancora: fra musica, filosofie e tanta poesia

Cristicchi ed Amara incantano un pubblico entusiasta a Gemona del Friuli rendendo omaggio a Battiato

 

Recensione di Torneremo ancora concerto mistico per Battiato con Simone Cristicchi  ed Amara in scena dal 16 al 19 marzo 2023 nei teatri della rete ERT Friuli Venezia Giulia

 

La stagione teatrale del Teatro sociale di Gemona del Friuli, organizzata dall’Ert, si chiude con uno spettacolo  che segna un atteso ritorno: ‘Torneremo ancora’, il concerto mistico per Battiato portato in scena da Simone Cristicchi ed Amara.

La serata era sold out da tempo, a testimoniare il legame fortissimo fra i friulani e Cristicchi, che in occasione delle commemorazioni per il quarantennale del terremoto tenne uno spettacolo indimenticato nel Duomo della cittadina: ‘Orcolat 76’, nel quale seppe entrare nel cuore di chi quella nottata di scosse e paura, che cambiò il volto di una regione, la visse in prima persona.

Fu necessaria una doppia replica nella stessa giornata per cercare di accontentare le richieste, comunque in parte insoddisfatte’ di chi voleva assistere a quello che avrebbe dovuto essere un concerto ma divenne un rito collettivo, di una profondità insperabile e di un misticismo assoluto, che trovano in questo omaggio a Battiato un legame ideale.

‘Torneremo ancora’ è stato un viaggio intenso, carico di pathos, ma anche di elegante misura, nel quale non c’era spazio per la spettacolarizzazione, per il virtuosismo, per la  celebrazione delle doti degli interpreti. Il protagonista era il mondo di Battiato, che  non veniva riprodotto, ma condiviso. Ci si accostava ai suoi brani, come si fa con i grandi testi poetici, accarezzando le parole, trovando per ciascuna di loro un colore di autenticità,  individuato fra le tonalità della vita dell’interprete.

Tanta è stata la capacità di Amara e Cristicchi di interpretare i pezzi in modo personale senza stravolgerne il senso, che l’ascoltatore riusciva a specchiarsi contemporaneamente nelle canzoni del cantautore siciliano, nel pathos dei cantanti, nelle  lacrime, grate, che solcavano le gote di moltissimo del pubblico. Ricordiamoci peraltro che stiamo parlando del popolo  friulano, non proprio caratterialmente espansivo ed ancor meno incline a palesare fragilità ed emozioni. Ma la serata  già dal primo brano, ‘ Ganesh Mantra’, si era presentata come un incredibile percorso dentro il cuore, iniziato  con un testo incomprensibile che parlava in modo autorevole e chiaro, che ci accoglieva in una dimensione liberata e liberatoria.

Dal punto di vista musicale potremmo dire che da subito sono state esibite due vocalità possenti, con dei centri solidi,  escursioni  nel pentagramma ardite e sempre riuscite, con delle note alte luminosissime in Cristicchi ed un volume addirittura imperioso  nel crescendo di Amara, che ha messo in evidenza una tavolozza di sfumature pregevolissime, dal brunito quasi sabbiato delle note basse al nitore  dei suoni acuti, passando per  i toni terrei di certi suoni carichi di vita ed il graffio che sfiora l’urlo senza mai caderci.  Venti brani interpretati vocalmente in maniera inappuntabile. Ma  per il successo della serata questa è stata questione irrilevante. Non è la indiscutibile bravura per due interpreti che ha reso memorabile l spettacolo.

Quello che ha conquistato è stata la capacità di scolpire il senso di ogni parola, di ogni frase, anche musicale. Anche di quello di quelle che avevamo sentito tante volte, senza riuscire evidentemente ad ascoltarle cercando in noi la loro autenticità. Essere riusciti a sublimare il rapporto suono/ testo, distillando anche i silenzi che si sono fatti intensa poesia, soprattutto  nel caso di Cristicchi. Quando Amara  racconta il senso che per lei ha avuto ‘E ti vengo a cercare’, concretizza il senso delle parole di Battiato riguardo i mistici, il valore del mondo, il regalare la propria passione senza cercare un interlocutore.  Musicalmente si nota una certa tendenza, apprezzatissima, a subordinare, nei brani più noti, la piacevolezza melodica al racconto emozionale e questo offre loro nuova vitalità, come per ‘L’era del cinghiale bianco’, sfrondato da ogni intellettualismo . a favore di una giocosa profondità;  ‘ Io chi sono’, del quale si esalta la potenza dirompente della domanda più che la ricerca di una risposta; ‘L’animale’, proposto in abbinamento a ‘Gli uccelli’, in un interessante ordito di racconti e sensazioni.

Giusto rispetto verso il Maestro, ma anche grande riguardo fra i protagonisti, che si ascoltano, si alternano senza cercare sovrapposizioni spettacolari , sanno cedersi il palcoscenico, ma anche giocare e cercare di tinteggiare un sorriso divertito, come quando Cristicchi si lancia sfrontato in una esibizione coreutica, gioiosa e divertente,  che consente alla sala di riprendere per qualche istante il fiato, in un percorso di così profondo coinvolgimento.

Quello che emerge fortissimo è come la Battiato abbia saputo seminare la sua musica e Cristicchi ed Amara siano stati terreno fecondo, l’abbiamo saputa far crescere, diventare una pianta che ha l’essenza del seme dell’autore e la forma potente degli interpreti. Un albero delicato, che ha preso forma durante lo spettacolo, è fiorito ed a sua volta ha donato nuove semenze, a fecondare, ci si augura, di passione esistenziale le giornate degli intervenuti. Una magica alchimia che ha visto il coinvolgimento ed il supporto di un gruppo di grandi musicisti. Primo fra tutti, al pianoforte, alla direzione musicale, agli arrangiamenti il Maestro Valter Sivilotti, collaboratore frequente di Cristicchi e musicista raffinato e colto, che ha diretto i bravi solisti dell’Accademia Naonis: Lucia Clonfero al violino, Igor Dario alla viola ed Alan Dario al violoncello. Accanto al gruppo degli archi, la presenza alle percussioni di un vero talento: U. T. Gandhi, figura determinante per la cultura musicale  di qualità di questo territorio. Franca Drioli ha offerto la sua bella voce di soprano ai cori ed ad alcuni controcanti , muovendo sempre con raffinata lievità.

Alla fine, gli applausi che copiosi avevano accompagnato lungamente ogni brano si sono trasformati in un vero boato di acclamazione, con tantissime chiamate al proscenio per tutti ed omaggio finale, in una standing ovation collettiva, al grande Battiato, celebrato nel più intenso dei modi: cantando, dopo aver letto  alcune parole del Maestro  sul valore della vita ed il senso della morte, ‘Torneremo ancora’. 

 

Gianluca Macovez

20 marzo 2023

 

informazioni

IMARTS International Music and Arts presenta

TORNEREMO ANCORA

Concerto mistico per Battiato

con Simone Cristicchi ed Amara


pianoforte, arrangiamenti e direzione musicale : Valter Sivilotti

e con I solisti dell’Accademia Naonis

Lucia Clonfero  violino

Igor Dario  viola

Alan Dario  violoncello

U.T. Gandhi percussioni

Franca Drioli soprano 

Gemona del Friuli, Teatro Sociale, 17 marzo 2023

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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