Recensione dello spettacolo Da lontano – Chiusa sul rimpianto, in scena al Teatro India dall’8 al 12 marzo 2023
Lucia Calamaro, l’autrice, lo dichiara esplicitamente: "Da lontano" è un testo riparatore. Per la missione ha costruito una protagonista con le carte in regola: una psicoterapeuta, che per mestiere “ripara l'umano”.
Si può tornare a riparare, chiamati irresistibilmente da un'invocazione forse ascoltata troppo tardi, ma che forse non c'è mai stata. Si può provare a parlare, si può provare ad ascoltare. Ma cosa succede se dove di quel che c'era non rimane nulla, solo uno spazio bianco e un arredo pieghevole, simbolo della precarietà? Quando l'unica permanenza in quel vuoto è un muro da sempre invalicabile e una porta perennemente chiusa?
"Da lontano" è il rapporto di un dialogo impossibile, quello fra una Figlia e la Madre. Da sempre impossibile perché la Madre è solo una voce al di là del muro, perché la Madre è sempre indaffarata in attività misteriose, perché, per quanto la Figlia si sforzi, la Madre non capisce o non ascolta. Una conversazione ora definitivamente impossibile perché la Madre non c’è.
"Da lontano" diventa quindi anche il racconto della constatazione di un’assenza, voluta dal destino, dal tempo o dalla malattia, a cui la protagonista si oppone, consapevole dell’inutilità del suo sforzo tardivo, ma al contempo incrollabilmente certa della sua necessità terapeutica, di fronte l'angoscioso spettro della mancanza dell'altro. “Insisto nel ricercarti mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste”, avrebbe scritto Montale. E allora si va avanti, evocando ricordi come fossero la realtà; costruendo opportunità salvifiche su quello che una mano, tutto ciò che dalla porta può uscire, sa offrire; infine piangendo lacrime cercate e volute come una medicina.
Calamaro non enfatizza i toni, non esaspera il dramma, declina anzi questa conversazione come un parlare quotidiano, di cui lo spettatore però avverte la potenza, ed utilizza una penna dal tratto sottile, intinta di una dolce ironia che diventa tenerezza.
Fondamentale diventa quindi il contributo di Isabella Ragonese, per cui questo testo è stato scritto. L’attrice siciliana, ben supportata da Emilia Verginelli, con una recitazione sussurrata e frammentata, delinea perfettamente questa donna che appare immersa in un perenne disincanto ed invece è irrorata da sentimenti invincibili, che è costantemente in dialogo con le sue insicurezze, di cui riconosce l’origine, ma che rimane tenacemente devota alla Grande Assente. Le sue lacrime sono vere, ma, senza usare violenza, con la forza della sua fragilità, ci prende per mano e si fa amare. Non ha verità definitiva da regalare, ma solo una preziosa constatazione. È vero, “il tempo in cui c'era l'altro è passato”, per lei e per tanti di noi.
Ma forse tornare, ricordare, parlare, piangere non è inutile. Forse a qualcosa serve.
Valter Chiappa
11 marzo 2023
informazioni
Dall’8 al 12 Marzo 2023
TEATRO INDIA
DA LONTANO
Chiusa sul rimpianto
scritto e diretto da: Lucia Calamaro
per e con: Isabella Ragonese
con la partecipazione di: Emilia Verginelli
disegno luci: Gianni Staropoli
costumi: Francesca Di Giuliano
scene: Katia Titolo