Sabato, 23 Novembre 2024
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“Da lontano” al teatro India: a qualcosa serve

Recensione dello spettacolo Da lontano – Chiusa sul rimpianto, in scena al Teatro India dall’8 al 12 marzo 2023

 

Lucia Calamaro, l’autrice, lo dichiara esplicitamente: "Da lontano" è un testo riparatore. Per la missione ha costruito una protagonista con le carte in regola: una psicoterapeuta, che per mestiere “ripara l'umano”.

Si può tornare a riparare, chiamati irresistibilmente da un'invocazione forse ascoltata troppo tardi, ma che forse non c'è mai stata. Si può provare a parlare, si può provare ad ascoltare. Ma cosa succede se dove di quel che c'era non rimane nulla, solo uno spazio bianco e un arredo pieghevole, simbolo della precarietà? Quando l'unica permanenza in quel vuoto è un muro da sempre invalicabile e una porta perennemente chiusa?

"Da lontano" è il rapporto di un dialogo impossibile, quello fra una Figlia e la Madre. Da sempre impossibile perché la Madre è solo una voce al di là del muro, perché la Madre è sempre indaffarata in attività misteriose, perché, per quanto la Figlia si sforzi, la Madre non capisce o non ascolta. Una conversazione ora definitivamente impossibile perché la Madre non c’è.

"Da lontano" diventa quindi anche il racconto della constatazione di un’assenza, voluta dal destino, dal tempo o dalla malattia, a cui la protagonista si oppone, consapevole dell’inutilità del suo sforzo tardivo, ma al contempo incrollabilmente certa della sua necessità terapeutica, di fronte l'angoscioso spettro della mancanza dell'altro. “Insisto nel ricercarti mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste”, avrebbe scritto Montale. E allora si va avanti, evocando ricordi come fossero la realtà; costruendo opportunità salvifiche su quello che una mano, tutto ciò che dalla porta può uscire, sa offrire; infine piangendo lacrime cercate e volute come una medicina.

Calamaro non enfatizza i toni, non esaspera il dramma, declina anzi questa conversazione come un parlare quotidiano, di cui lo spettatore però avverte la potenza, ed utilizza una penna dal tratto sottile, intinta di una dolce ironia che diventa tenerezza.

Fondamentale diventa quindi il contributo di Isabella Ragonese, per cui questo testo è stato scritto. L’attrice siciliana, ben supportata da Emilia Verginelli, con una recitazione sussurrata e frammentata, delinea perfettamente questa donna che appare immersa in un perenne disincanto ed invece è irrorata da sentimenti invincibili, che è costantemente in dialogo con le sue insicurezze, di cui riconosce l’origine, ma che rimane tenacemente devota alla Grande Assente. Le sue lacrime sono vere, ma, senza usare violenza, con la forza della sua fragilità, ci prende per mano e si fa amare. Non ha verità definitiva da regalare, ma solo una preziosa constatazione. È vero, “il tempo in cui c'era l'altro è passato”, per lei e per tanti di noi.

Ma forse tornare, ricordare, parlare, piangere non è inutile. Forse a qualcosa serve.

 

Valter Chiappa

11 marzo 2023

 

informazioni

Dall’8 al 12 Marzo 2023

TEATRO INDIA

DA LONTANO

Chiusa sul rimpianto

scritto e diretto da: Lucia Calamaro

per e con: Isabella Ragonese

con la partecipazione di: Emilia Verginelli

disegno luci: Gianni Staropoli

costumi: Francesca Di Giuliano

scene: Katia Titolo

 

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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