La Cenerentola di Rossini in scena al Teatro Costanzi dal 21 gennaio al 19 febbraio 2016
Il Teatro dell'Opera di Roma conclude il 2015 con i toni drammatici della Tosca ed inaugura il 2016 con quelli più giocosi della Cenerentola di Rossini, opera buffa tratta dalla famosa fiaba di Perrault, ma anche dalla Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard e Agatina, o da La virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi. Uno spettacolo diretto dallo spirito argentino di Alejo Perez, curato con gran gusto da Emma Dante: chi meglio di una donna avrebbe saputo esaltare i connotati fiabeschi di un'opera che trae spunto dalla famosa storia di Cenerentola, privata però degli elementi magici? Non ci sono fate madrine o zucche riadattate a carrozze, tuttavia la regista siciliana ha saputo ricreare perfettamente l'atmosfera magica tipica delle fiabe avvalendosi dello stile pop-surrealism americano il cui massimo esponente è Ray Caesar, riscontrabile nelle efficaci scenografie di Carmine Maringola, negli eccentrici costumi di Vanessa Sannino e nelle ipnotiche coreografie di Manuela Lo Sicco.
Un allestimento in cui sono individuabili l'art decò e lo stile vittoriano, ma con elementi grotteschi, inquietanti, funzionali ad evidenziare il lato disturbante di quella che risulta essere l'ultima opera buffa di Rossini, in cui sono ancora presenti numerosi elementi comici benché si in intraveda una lieve inclinazione verso il tragico che il compositore pesarese abbraccerà nei lavori successivi. Tutta la drammaticità presente in quest'opera si manifesta nel sentimento di rivalità che nutrono le sorellastre ed il patrigno (non la matrigna, come nella fiaba di Perrault) nei confronti di Angelina, soprannominata Cenerentola, delicata fanciulla rimasta orfana e costretta a servire il marito della sua defunta madre con le sue due figlie. Il tragico viene però smorzato dal carattere giocoso delle arie e dal profilo caricaturale dei personaggi, elementi inefficaci senza un'adeguata espressività da parte degli interpreti, che in questo caso si sono rivelati decisamente all'altezza del loro compito: degne di nota sono le goffe e stizzite sorellastre Clorinda e Tisbe , Damiana Mizzi (soprano) e Annunziata Vestri (mezzosoprano), ma anche Carlo Lepore (baritono) nei panni di Don Magnifico nelle repliche del 23, 27 e 29 gennaio (Alessandro Corbelli in tutte le altre date).Voce subito calda e prestante quella del baritono Giorgio Caoduro ( Filippo Fontana nelle repliche del 12 gennaio e del primo febbraio) nel ruolo di Dandini, il fedele cameriere di Don Ramiro, il quale scambia i propri abiti con quelli del suo padrone per testare le reazioni delle fanciulle e rivelarle al nobile in cerca di moglie. Don Ramiro invece, interpretato dal tenore Giorgio Misseri un tantino sottotono nella replica del 23 gennaio, in quanto in alcuni momenti la sua voce non risuona fino in fondo al teatro, è attratto dall’innocente Angelina, Josè Maria Lo Monaco, mezzosoprano con abilità da contralto nelle repliche del 23, 27, 29 gennaio e 19 febbraio (Serena Malfi in tutte le altre date). Tra i due scoppia l’amore, un amore impossibile senza l’intervento esterno di Alidoro (Marko Mimica 23, 24, 26, 28, 29 gennaio, Ugo Gugliardo in tutte le altre date) che in quest’opera ricopre il ruolo che ha la fata madrina nella fiaba originale . Tutto si conclude per il meglio, Cenerentola sposa il suo Don Ramiro e inizia ad avere un rapporto pacifico con patrigno e sorellastre. Geniale l’idea di situare sulla caviglia il braccialetto che Angelina darà al suo Prence per farsi riconoscere, come a voler richiamare la famosa scarpetta. Del resto, si tratta di un allestimento in cui è evidente il tocco femminile, che dona alla famosa opera di Rossini un valore aggiunto che passa per gli occhi, senza mai sfiorare il kitsch e senza oltrepassare la linea sottile tra rivisitazione e stravolgimento dell’opera.
Valentina Gargano
25 gennaio 2016
DIRETTORE
Alejo Pérez
REGIA
Emma Dante
MAESTRO DEL CORO
Roberto Gabbiani
SCENE
Carmine Maringola
COSTUMI
Vanessa Sannino
MOVIMENTI COREOGRAFICI
Manuela Lo Sicco
LUCI
Cristian Zucaro
INTERPRETI PRINCIPALI
DON RAMIRO
Juan Francisco Gatell /
Giorgio Misseri 23, 27, 29, 12, 19
DANDINI
Vito Priante /
Giorgio Caoduro 23, 26, 29 /
Filippo Fontana 12, 19
DON MAGNIFICO
Alessandro Corbelli /
Carlo Lepore 23, 27, 29
CLORINDA
Damiana Mizzi
TISBE
Annunziata Vestri
ANGELINA
Serena Malfi /
Josè Maria Lo Monaco 23, 27, 29, 19
ALIDORO
Ugo Guagliardo /
Marko Mimica 23, 24, 26, 28, 29