Primo appuntamento l'11 novembre con Casale – Beethoven – Čajkovskij. Direttore Dietrich Paredes, pianoforte Cédric Tiberghien.
Apre la nuova stagione sinfonica 2015/2016 dell'Opera mercoledì 11 novembre "Specchi del tempo".
Alla conferenza stampa di presentazione del 9 novembre erano presenti Il sovrintendente Carlo Fuortes, il direttore artistico Contemporanea e sinfonica Giorgio Battistelli e il Maestro Dietrich Paredes che dirigerà l'orchestra nel primo appuntamento dei sei in programma da qui a ottobre 2016.
Ha aperto l'incontro Carlo Fuortes sottolineando come "Il primo concerto di Specchi del tempo è il primo spettacolo della nuova stagione 2015/2016 del Teatro dell'Opera di Roma. Questo dell'11 novembre è il primo concerto di un progetto che non è né una stagione sinfonica né una serie di concerti in abbonamento ma vogliamo che sia e diventi un vero e proprio progetto musicale. Il teatro come sapete ha chiesto a Giorgio Battistelli di ragionare su un programma che coinvolgesse innanzitutto la nostra straordinaria orchestra, facendola diventare in qualche modo protagonista. Quello che troverete in questi 6 concerti è un vero e proprio viaggio musicale nella musica occidentale degli ultimi tre secoli e quindi l'idea programmatica è quella di affrontare in ogni concerto tre secoli di musica quasi senza soluzione di continuità."
Ha continuato Giorgio Battistelli parlando del "[...]direttore Dietrich Paredes del quale sentii parlare la prima volta da Claudio Abbado che incoraggiava molto in quel momento direttori, autori e compositori poco conosciuti e mi disse "Ci sono dei giovani molto interessanti adesso..." e tirò fuori il suo nome che naturalmente annotai." Ha accennato poi all'evento dell'11 novembre soffermandosi su Casale "Abbiamo in questo primo concerto Esercizio sul Risveglio di Emanuele Casale, Concerto per pianoforte e orchestra n.2 di Beethoven e la Sinfonia n.5 di Čajkovskij. Casale è un autore giovanissimo, poco più che quarantenne, siciliano, è un autore che analizzando la sua musica e il suo stile possiamo definire "materico", vuole far cantare la materia senza rinunciare a quello che è un momento di ridondanza del suono."
In conclusione ha preso la parola Dietrich Paredes che ha espresso come per lui "E' un grandissimo onore essere qui a Roma, fare musica in Italia e per l'Italia. Quella del Teatro dell'Opera è un'orchestra straordinaria e di grande versatilità, che riesce a suonare Casale e subito dopo Beethoven che è un classico e poi Čajkovskij che racchiude in se tutto...che passa attraverso tutte le emozioni che un essere umano può provare; dall'amore alla nostalgia all'allegria, e davvero credo che sono opere che l'orchestra sa eseguire molto bene. Ogni compositore con la sua opera trasporta alla successiva: c'è una profondità d'atmosfera bellissima in Casale che distribuisce progressivamente l'ascolto alternando momenti forti a momenti di grandezza sonora che preparano all'ascolto di Beethoven che a sua volta col suo discorso fluido e piacevole prepara all'ascolto di Čajkovskij. Il solista che avremo al pianoforte, Cédric Tiberghien, è certamente molto virtuoso e mi incanta. Sarà un concerto straordinario e il pubblico ne godrà infinitamente."
Fabio Montemurro
10 novembre 2015