Sabato 3 marzo alle 17.30 la IUC presenta un concerto del Quartetto Borodin, che ritorna a Roma dopo molti anni, facendo tappa all'Aula Magna della Sapienza dopo Parigi e Mosca e prima di Londra ed Amsterdam. Fa parte dell’aristocrazia di quella che è considerata la formazione principe della musica da camera. È anche uno dei più longevi quartetti al mondo, poiché ha festeggiato nel 2015 i settanta anni di attività, essendo stato fondato nel 1945 (allora si chiamava Quartetto Filarmonico di Mosca) da quattro studenti del Conservatorio di Mosca.
Uno di loro era Mstislav Rostropovich, che poi lasciò i compagni per intraprendere la sua straordinaria carriera di solista.
In tutti questi anni il Quartetto Borodin non ha mai interrotto la propria attività e ha mantenuto intatta la bellezza timbrica e l'eccellenza tecnica e musicale. I membri del quartetto sono inevitabilmente cambiati rispetto a quelli del 1945, ma non sono cambiati i due princìpi che da sempre lo caratterizzano: la provenienza di tutti i suoi membri dal Conservatorio di Mosca e l'incessante ricerca di una qualità altissima, a livello sia di interpretazione che di tecnica. Oggi il Borodin è una leggenda ed è unanimemente considerato il miglior quartetto russo ed uno dei migliori in campo mondiale. Gli attuali membri del Quartetto sono: Ruben Aharonian, Sergei Lomovsky, Igor Naidin e Vladimir Balshin
Nel suo concerto romano il Quartetto Borodin eseguirà il Quartetto n. 1 in la maggiore di Alexander Borodin, composto dal 1874 al 1879, e il Quartetto n. 1 in re maggiore op. 11 di Petr Ilic Ciajkovskij, composto nel 1871: si dice che Leon Tolstoj abbia pianto ascoltando l’Andante cantabile, che ne costituisce il secondo movimento ed è derivato da una melodia popolare russa. Tra questi due autori russi, s’inserisce un capolavoro di Franz Schubert del 1820, l'incompiuto Quartetto n. 12 in do minore D. 703, noto come “Quartettsatz”, ovvero “Movimento di quartetto”, poiché il compositore viennese ne completò soltanto l’Allegro iniziale.
QUARTETTO BORODIN
Da più di settanta anni, il Quartetto Borodin è all'unanimità considerato un vero e proprio punto di riferimento per l'autorevolezza che esprime nell'ambito della musica da camera. Fortemente acclamato per le sue interpretazioni di Beethoven e Shostakovich, il Quartetto è ugualmente straordinario nell'esecuzione del repertorio che va da MOZART a STRAVINSKY.
Descritto dal Daily Telegraph (Australia) come un quartetto di “grandi maestri russi", il Quartetto Borodin mostra un'innata sensibilità in merito ad opere di compositori internazionalmente riconosciuti come “pilastri” della musica russa: Borodin, Tchaikovsky, Shostakovich, Glinka , Stravinsky, Prokofiev, Schnittke.
La connessione del Quartetto con la musica da camera di Shostakovich è fortemente personale, in quanto arricchita da uno stretto rapporto con il compositore, che ha in prima persona supervisionato lo studio di ciascuno dei suoi quartetti.
Il Quartetto Borodin ha eseguito l'integrale dei quartetti di Shostakovich presso i principali centri musicali al mondo.
Nel corso delle ultime due stagioni l'ensemble è tornatoa ad eseguire un repertorio più ampio, tra cui opere di Schubert, Prokofiev, Borodin e Čajkovskij.
Il Quartetto Borodin fu costituito nel 1945 da quattro studenti del Conservatorio di Mosca ed a suo tempo denominato Quartetto della Filarmonica di Mosca.
Successivamente, il gruppo mutò il proprio nome assumendo quello attuale di Quartetto Borodin, annoverando, tra i vari primati, quello di essere una delle pochissime formazioni da camera stabilite che non abbia mai interrotto la propria attività.
Il Quartetto Borodin ha, nel tempo, mantenuto totalmente intatta la bellezza timbrica, l'eccellenza tecnica e musicale.
La forza di coesione e la visione dell'unità quartettistica sono successivamente sopravvissute anche alla variazione di alcuni elementi.
Gli attuali membri del Quartetto sono: Ruben Aharonian, Sergei Lomovsky, Igor Naidin e Vladimir Balshin. Oltre all'attività quartettistica, il Quartetto Borodin ha collaborato e tutt'ora collabora con Partners del livello di: Sviatoslav Richter, Yuri Bashmet, Michael Collins, Mario Brunello, Elisabeth Leonskaja, Christoph Eschenbach, Boris Berezovsky, Denis Matsuev e Nikolai Lugansky.
Numerose sono tra l'altro le masterclasses e le partecipazioni alle giurie di importanti concorsi internazionali. Inviti di maggior richiamo nel corso della stagione '16/'17 includono una serie di concerti a: Londra, Lione, Bilbao, Pamplona, Madrid, Essen, Brugge, Miami, Porto Rico, Bogotá, Amsterdam, Rotterdam, Budapest, Mosca ed una tourneé in Cina.
I loro programmi includono Prokofiev, Mozart, Beethoven, Haydn, Tchaikovsky, Arensky Mjaskovskij, Shostakovich - e, naturalmente, Borodin.
Collaborazioni in quintetto fanno riferimento a: Alexei Volodin, Michael Collins, Joseph Kalichstein e Elisabeth Leonskaja. Inoltre, il Borodin Quartet apparirà al fianco della Staatskapelle di Dresda per la direzione di Vladimir Jurowski nell'esecuzione dei concerti di Martinu e Schulhoff, per orchestra e quartetto d'archi.
Redazione
2 marzo 2018
Biglietti: interi – da 15€ a 25€+prevendita
Giovani: under 30 – 8€; under 18 – 5€
www.concertiiuc.it
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tel: 063610051/52