Lunedì, 25 Novembre 2024
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GINO STRADA - CONTRO LA GUERRA: UNA PERSONA ALLA VOLTA

Recensione del libro di Gino Strada, Feltrinelli, 2022

 

Ho sempre pensato che l’unico modo di dare una possibilità alla pace sia garantire più diritti per tutti. Il diritto a essere curati è il diritto decisivo, fondamentale, perché fa la differenza tra vivere e morire.

“Una persona alla volta” è il titolo del libro commissionato direttamente da Carlo Feltrinelli, Presidente della omonima casa editrice, a Gino Strada, suo amico, medico-chirurgo e fondatore, insieme alla moglie Teresa e altri pochi e intimi amici, di una delle più solide realtà di aiuti umanitari in ambiti di guerra conosciute nel panorama internazionale, Emergency.  

Non un’autobiografia, come lo stesso Gino Strada ha tenuto a sottolineare, e come, invece, era nelle (più che condivisibili) intenzioni di Feltrinelli, ma quasi un album di fotografie, solamente a volte istantanee, del mondo che ha visto, conosciuto, vissuto, denunciato, difeso e, per ciò che ha potuto, salvato.

Cenni autobiografici, imprescindibili per comprendere il percorso di vita dell’autore, si trovano d’altra parte nel paragrafo introduttivo del libro quando Gino Strada si racconta: dagli anni dell’infanzia, semplice e vissuta in uno spirito di comunità e condivisione, trascorsa a Sesto San Giovanni, “un buon posto dove diventare grande”, alla scelta del liceo classico prima e dell’Università di Medicina poi, dove si è impegnato nel Movimento studentesco degli studenti di Medicina, per difendere e rivendicare i diritti di tutti, nella convinzione di essere parte attiva del mondo e quindi di poterlo cambiare. 

Il resto del libro, 30 paragrafi suddivisi in due capitoli macro-tematici intitolati “Cessate il  fuoco” e “Il Diritto alla Salute”, sembra risolversi nel genere letterario del flusso di coscienza: ripercorrendo i passaggi più significativi della sua storia personale, aprendosi anche ad aneddoti e curiosità, Gino Strada concede di fatto al lettore l’opportunità di conoscere una parte inedita della sua biografia e della sua persona e allo stesso tempo catapulta chi legge nel buio sordo della guerra, nella desolazione che ne consegue, a respirare insieme a lui l’odore acre dei feriti e delle bombe.

Dalla prima missione, avvenuta quasi per caso, a Quetta, nel Belucistan pachistano, un’esperienza che segnerà il suo destino e la decisione di diventare chirurgo di guerra, alla scelta di partire per Kabul, nel 1991 dando il via a una serie infinita di altre missioni in Afghanistan e in altre zone depresse del mondo; dall’idea, utopica, di fondare un’associazione in grado di garantire la salute per tutti, alla concretizzazione di quell’utopia con la fondazione di Emergency, una bandiera che sventola dal 1994 e che ha raggiunto da allora oltre 20 paesi per garantire cure gratuite e di qualità a tutti; dall’apertura del primo centro di cardiochirurgia nell’Africa Subsahariana alla realizzazione di un ospedale “scandalosamente bello” in Uganda curato da Renzo Piano; dal contrasto ad Ebola alla chiamata in Calabria in qualità di commissario straordinario alla Sanità per avviare una risposta immediata contro il Covid19, fino all’esperienza come paziente, lui stesso dall’altro lato, con la constatazione, feroce per chi ha dedicato una vita intera a costruire la pace, la giustizia sociale e l’uguaglianza, che la salute è ancora un privilegio per pochi, Gino Strada offre al lettore i suoi stessi occhi, le sue orecchie, il suo naso, le sue braccia, per trasportarlo dove da solo non potrebbe arrivare: “non è una questione di risorse che mancano, ma di scelte che non si fanno. Spetta a noi in quanto persone invertire la rotta per evitare la sofferenza di centinaia di milioni di esseri umani.” E ancora: “Non è troppo tardi per far sentire la nostra voce di cittadini del mondo”. 

Un libro intenso, dalla lettura scorrevole eppure complessa, accattivante e agghiacciante allo stesso tempo, a metà strada tra un’autobiografia e un reportage di guerra, tra un breve trattato di storia e un dossier dell’attualità. In fin dei conti, una testimonianza diretta di un uomo che, al di là di ogni retorica e di ogni ideologia politica, è diventato lui stesso, insieme con la bandiera di Emergency, simbolo della lotta per la pace, contro la guerra, per il diritto alla salute, contro ogni discriminazione, per la dignità, per la cura e per la Vita.  

 

Gino Strada

Gino Strada è nato il 21 aprile del 1948 a Sesto San Giovanni, dove ha trascorso l’infanzia. Dopo gli studi classici decide di intraprendere il percorso scientifico all’Università iscrivendosi e laureandosi a Medicina e Chirurgia. Nel 1988 parte, quasi per caso, per la sua prima missione con la Croce Rossa Internazionale, a Quetta, un’esperienza che lo convincerà a diventare chirurgo di guerra.  Da allora Gino Strada ha partecipato con la Croce Rossa di Ginevra a missioni umanitarie in Pakistan, Etiopia,  Bosnia, Afghanistan, Thailandia, Perù, Gibuti e Somalia. Fondatore della ONG Emergency, è stato attivista convinto e si è fatto portavoce di una politica di solidarietà, contro la logica del conflitto armato, per una società veramente civile.

 

 

Francesca Sposaro

27 maggio 2022

 

Informazioni

Una  persona alla volta

Di GinonStrada

Feltrinelli

176 pag.

Cartaceo   €16,00

  1. E.boook    €9,90

 

 

 

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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