Recensione del libro Qualcuno si ricorderà di noi di Alessia Pizzi edito da FusibiliaLibri, che comprende tra le proprie collane la pubblicazione di saggi storici, di sillogi poetiche, oltre alla realizzazione della rivista di critica letteraria e cinematografica L’Abaco
“Dovete sapere che negli ultimi anni le donne hanno acquisito un rilievo maggiore nella società. Certo non proprio in tutte le società, ma in generale il mondo ha iniziato a riconoscere loro diritti e libertà di azione. Visto che le donne del presente stanno lottando per imporsi nella vita pubblica e per essere considerate al pari degli uomini, molte di loro hanno iniziato a interessarsi anche a quelle del passato. E quindi vi goooogolano!”.
(Alessia Pizzi)
È incredibile il numero di donne geniali “dimenticate” dalla Storia: basti citare Eleanor Marx, figlia del ben più famoso Karl, che tanto contribuì a indagare la questione femminile anticipando quello che ai giorni nostri è definito il problema del doppio standard. Oppure Lou von Salomé: nota più per aver spezzato il cuore a Friedrich Nietzsche, facendo in questo modo scaturire la prima parte di “Così parlò Zarathustra”, o per l’immensa influenza sulla poetica di Rainer Maria Rilke invece che per l’enorme contributo dato alla psicoanalisi in quanto brillante allieva di Sigmund Freud. Per non parlare degli infiniti contributi scientifici e informatici, capaci di incidere profondamente sulla nostra conoscenza e conseguente evoluzione ma passati quasi sotto silenzio, a firma di Rachel Carson, Margaret Hamilton, Rosalind Franklin, Grace Hopper, Marie Tharp, Inge Lehmann, Mary Anning, Ada Lovelace, Virginia Apgar, Alice Ball. E più si va a ritroso nei secoli più i nomi vengono dimenticati, i meriti taciuti, le identità trasfigurate.
Lo sa bene Alessia Pizzi che, nel suo testo teatrale Qualcuno si ricorderà di noi, chiama in causa non solo la celebre Saffo - il titolo deriva dalla traduzione parziale di un suo verso - ma addirittura Erinna, Nosside e Anite. Poetesse dell’Età Classica che, in questo atto unico irriverente e informativo, vengono risvegliate dal loro sonno eterno niente meno che da Google. Il motivo? I loro nomi iniziano ad apparire tra le nuove parole più ricercate su web. L’improbabile escamotage unisce alcune grandi passioni dell’autrice, la Filologia Classica, gli Studi di Genere e il Digital Marketing, permettendole di portare sotto i riflettori le vicende che nei secoli hanno attraversato i nomi di queste autrici e tentare di rendere più popolari i loro versi. Unendo a tutto questo non solo diverse considerazioni sulla condizione femminile di ieri e di oggi ma anche sulle varie possibilità di utilizzo dei social network.
Qualcuno si ricorderà di noi è caratterizzato da uno stile che, lontano da qualsiasi pretesa di alta letteratura, ha come obiettivi la riscoperta, la conoscenza e lo stimolo a porsi le giuste domande. Cos’altro si può fare di fronte a tutta la violenza che, calata in un simile contesto, rivela la citazione di alcuni passaggi dell’Invettiva contro le donne di Semonide di Amorgo? Non solo ricordare ma anche parlare, mettere in discussione e in scena. Un testo del genere è senz’altro un passo in questa direzione.
Alessia Pizzi
Nata a Roma nel 1988 è laureata presso l’Università degli Studi di Roma Tre nel 2014 con una tesi in Filologia Classica dal titolo (Sappho, fr. 147 L.-P.). Voci e maschere femminili in età ellenistica, sviluppata durante un soggiorno di ricerca presso le Bodleian Libraries di Oxford (UK) grazie a una borsa di studio vinta presso l’Università. Dal 2014 lavora nel Digital Marketing come esperta di Comunicazione
e Pubblicità Online e porta in giro per l’Italia la Storia delle Donne. Giornalista pubblicista presso l’ODG
Roma, nel 201 5 fonda CulturaMente, un sito di informazione culturale composto da trenta redattori sparsi in tutta Italia, noti come gli “Spacciatori di Cultura”.
Cristian Pandolfino
23 marzo 2021
Informazioni
Qualcuno si ricorderà di noi
Di Alessia Pizzi
FusibiliaLibri
Collana: palco (teatro di poesia)
Anno 2020
Pag. 64
Formato 12×17
Prezzo 11,00 euro
Foto: Davide Massimo