Recensione della lectio magistralis di Luca Serianni sul Decameron di Boccaccio il 16 dicembre 2019 al Teatro Eliseo, nell’ambito di Cultura Eliseo.
All’interno degli eventi inerenti la sezione Cultura Eliseo, s’inaugura il ciclo dei tre appuntamenti dedicati alla letteratura italiana ad opera del professor Serianni, ormai volto noto dell’Eliseo nonché del panorama culturale romano e nazionale. Il linguista e grammatico universalmente conosciuto nel suo campo, autore di noti saggi riguardanti la lingua italiana, in quest’occasione ha scelto come argomento della prima lectio magistralis il Decameron di Boccaccio. Si tratta infatti della prima vera opera in prosa della nascente lingua italiana. La raccolta di novelle presenta caratteristiche rivoluzionarie per l’epoca in cui è concepita: la presenza di ben 7 donne come protagoniste, a discapito dell’esigua minoranza maschile, evidenzia l’anticonformismo di un pensiero libero, capace di elevarsi e guardare dall’alto divertito, le rigidità e le convenzioni della cultura medievale.
Una serie di novelle sono selezionate e commentate da Serianni, soffermandosi sugli atteggiamenti tipici della mentalità borghese: gli affari e l’interesse dei mercanti prevalgono su tutto, anche sull’amore, come nel caso della novella Lisabetta da Messina. Particolare attenzione viene riservata agli aspetti linguistici della prosa del Trecento. Si analizzano i termini in una prospettiva filologica che ci permette di addentrarci nella cultura del tempo e di seguirne l’evoluzione fino ai significati attuali. Uno spazio più dilatato è concesso alla lettura e al commento della prima Novella del Decameron, Ser Ciappelletto, considerata all’unanimità un capolavoro. Oltre a rintracciare le tendenze dominanti dell’opera, viene sviscerato il surreale dialogo tra il confessore e l’usuraio Ciappelletto, evidenziando l’abilità di quest’ultimo di farsi credere un santo a dispetto della realtà. Con eleganza ed ironia sottile, i commenti del professor Serianni suscitano l’ilarità di un pubblico interessato ad ampliare le proprie conoscenze e al contempo coinvolto e divertito dalle allusioni miste a noncuranza con cui Serianni sorvola sugli aspetti licenziosi che percorrono l’opera di Boccaccio in questione.
Ogni appuntamento di Eliseo Cultura si rivela un successo di pubblico e di critica. Aprire il teatro alla narrativa, ai saggi critici, alla letteratura, con eleganza, competenza e fruibilità per un vasto pubblico, risulta di volta in volta un’operazione ben riuscita. L’ingresso libero permette ad un nutrito numero di interessati di poter assaggiare pillole di cultura difficilmente accessibili per altri canali, per cui va tutto il nostro elogio alle iniziative di Cultura Eliseo. Un’unica criticità è ravvisabile, in questo caso, nel poco tempo a disposizione per sviscerare un materiale così complesso e denso. Un’ora di lezione sulla prima opera in prosa della letteratura italiana può permettere solo di toccare velocemente i numerosi aspetti delle novelle, nonostante le notevoli capacità di sintesi e di selezione dei punti essenziali da parte di Serianni.
Mena Zarrelli
28 dicembre 2019