Recensione di I Racconti delle donne di Annalena Benini. Il libro è edito da Giulio Einaudi editore, una delle maggiori case editrici italiane, fondata a Torino nel 1933
É in libreria I Racconti delle donne, un’antologia che celebra il racconto e le donne che i racconti li scrivono o li hanno scritti. Venti autrici molto famose raccontano con ironia e maestria la donna in tutte le sue sfaccetture, rispondendo a domande che molti si sono posti.
Che cosa pensano le donne, a che cosa credono, quante vittorie, sconfitte, speranze e segreti hanno dentro di sé? Quanta rabbia e quanto divertimento? Fuori dal solito affresco di eroine affrante, abbandonate, sottomesse, oppure impossibili e ribelli, c'è un mondo vivissimo, sorprendente e complesso che chiede di essere raccontato, e c'è il movimento mai stanco della scrittura e dell'esistenza. È la festa della società sovversiva delle ragazze.
Annalena Benini è andata a cercare, fra i racconti più belli della narrativa mondiale, i luoghi in cui le donne dicono chi sono davvero, dentro il semplice e inesauribile groviglio dell'essere vive. Dal valzer con un imbranato di Dorothy Parker all'invidia di Kathryn Chetkovich per il fidanzato Jonathan Franzen, dal ricordo del tradimento in Alice Munro al pozzo in cui a volte cadono le donne nella visione di Natalia Ginzburg, fino alla vertigine del suicidio di Saffo secondo Marguerite Yourcenar.
Questi racconti parlano di amicizia, invidia, amore, smarrimento, sesso, paura, ambizione, figli, uomini, risate, coraggio e soprattutto della libertà....Una libertà cercata, persa o ritrovata. Le autrici presenti sono: Dorothy Parker e Marguerite Yourcenar, Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Joan Didion, Edna O’Brien, Margaret Atwood, Alice Munro, Chetkovich, Chimamanda Ngozi Adichie, Yasmina Reza, Nora Ephron e poi, alla fine, il brevissimo saggio di Patrizia Cavalli.
In questa antologia ritroviamo venti storie meravigliose che con intelligenza, sincerità, ironia, con battute a volte folgoranti, descrivono un mondo vivissimo e sempre in movimento, il mondo delle Donne.
“Invidiavo quello che talento e successo gli avevano trasmesso, il senso di stare facendo la cosa giusta. Io volevo quello che vogliono sempre le donne: sentirmi legittimata. Ma in fondo lui ce l’aveva anche prima di scrivere quel libro, era stata la prima cosa che gli avevo invidiato. Probabilmente era stato proprio quello a permettergli di scriverlo.”
La curatrice, come scrive lei stessa nella prefazione ha immaginato tutte queste scrittrici riunite insieme in una festa, «una società sovversiva di ragazze che indagano, ognuna con il proprio respiro e con la propria ironia, la solitudine, l’amicizia, il tradimento, il tormento per un uomo, l’autonomia interiore, la fatica coniugale…la speranza di qualcosa di meglio», e così via.
Un’antologia ben riuscita il cui filo narrativo è la forza femminile che queste protagniste riescono a tirar fuori un attimo prima o dopo di perderla.
Viene evidenziata la sofferenza in tutte le sue sfaccettature e la sua accettazione come parte dell’esistenza. Non ritroviamo le classiche eroine o vittime dei racconti ma donne alle prese con piccoli e grandi problemi che di solito non vengono raccontati. Queste donne si raccontano senza veli mostrando un volto poco conosciuto alla letteratura mondiale.
Dopo ogni racconto c’è una nota di chiusura, curata dalla Benini, che ci offre uno sguardo diverso sull’autrice del racconto. In queste note viene contestualizzato il momento narrativo della scrittrice; ci viene spiegato qualcosa di più della sua vita reale e ciò ci permette di comprendere meglio il racconto e la donna che lo ha scritto.
Ma chi è Annalena Benini? E’ una giornalista, editorialista e scrittrice. Dal 2001 scrive per «Il Foglio», occupandosi di cultura, storie, persone e libri, e ha fondato e cura l'inserto settimanale «Il Figlio». Ha pubblicato La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura (Rizzoli 2018). Vive a Roma ed ha due figli. Ha un grande amore per la letteratura ed è da questo grande amore che è nata l’idea dell’ antologia.
È partita da quelle che sono le sue scrittrici preferite per poi mano a mano aggiungerne altre che erano in grado di raccontare l’universo femminile con grande onestà ed ironia.
Essendo un’antologia ritroviamo in quest’opera molteplici stili, differenti registri che potrebbero creare confusione se non fossero ben armonizzati tra loro.
Le differenze però, sono ben mescolate ed amalgamate grazie al filo conduttore che a partire dal primo racconto, scritto dalla stessa curatrice, unisce tutte le storie riuscendo così a creare una mappa dell’universo femminile.
Non tutti i racconti sono brillanti, anche se scritti da voci illustri, ma ognuno contribuisce come un piccolo tasselo al risultato finale.
È una raccolta che vale la pena di leggere per la donna che si può rispecchiare e trovare il coraaggio di essere se stessa e per l’uomo che vuole capire forse un pò meglio le donne.
Debora Fusco
8 maggio 2019
Informazioni:
I raccondi delle donne
di Annalena Benini
Giulio Einaudi Editore
288 pag.
Cartaceo
€ 19,50
Book
€ 9,99