Recensione del libro Il destino ha ali di carta di Tor Udall
“Mentre entrambi si dirigono verso la luce del sole, il peso sulle spalle di Harry è più grande di tutta la pioggia del mondo. Come può riuscire a sostenerlo un uomo fatto di nebbia? Impossibile. ”
Il destino ha ali di carta è un romanzo unico nel suo genere che non si può non leggere. Parla di dolore, amore, speranza e soprattutto della forza del perdono. È “Un romanzo poetico che insegna a cogliere la bellezza del mondo” come scrive il Sunday Express. L’autrice ci fa capire che tutto può cambiare se si guarda il mondo con occhi diversi. Questa unicità ha reso il romanzo un fenomeno editoriale e ha fatto si che fosse conteso dagli autori al Salone di Francoforte.
In Italia è edito da Garzanti, una delle più antiche e prestigiose case editrici italiane.
Ha infatti raccolto l’eredità dei Fratelli Treves Editori, fondata nel 1879 da Emilio e Guido Treves, che pubblicò tra gli altri D’Annunzio, Verga, de Amicis e Pirandello. Nel 1938 la Fratelli Treves viene acquistata da Aldo Garzanti, che dà il suo nome alla casa editrice, la rilancia portandola nuovamente a una posizione di primo piano nell’editoria italiana. Oggi tra i narratori pubblicati figurano numerosi narratori italiani e stranieri
L’autrice, Tor Udall, con questo romanzo esordisce in maniera travolgente nel mondo della letteratura. Dopo aver concluso i suoi studi di teatro e cinema ha fondato una compagnia di teatro-danza. Ha lavorato inoltre, come regista, sceneggiatrice e performer. Vive a Londra con suo marito e i due figli. Udall ha trascorso molti momenti felici dopo la nascita dei figli all’interno dei kew garden ed è per questo che i giardini sono i protagonisti principali del suo libro. Passeggiando per kew con il passegino è rimasta ammaliata dalla sua bellezza.
Il romanzo narra della giovane Chloe che ogni giorno si siede in riva al lago circondata da alberi secolari. Qui, al sicuro nel silenzio dei Kew Gardens Chloe si dedica all’arte degli origami con cui cerca di dare voce a quello che non riesce a dire. Fare origami è l’unico modo per sentirsi protetta da una colpa segreta che non riesce a lasciar andare. Come lei, anche Jonah ha scelto i Kew Gardens per allontanarsi dal caos e rimettere insieme i pezzi di un’esistenza su cui sente di non avere più il controllo. I due ragazzi sembrano non avere nulla in comune, se non di essere anime solitarie e alla deriva. Poi c’è l’anziano Harry Barclay, il custode dei giardini che li osserva ogni giorno. Sono mesi che la sua vita scorre in maniera sempre uguale: assistere al mutare delle stagioni, preservare le piante più deboli, rispondere alle domande strambe della piccola Milly, la bambina appassionata di fiori rari che gli fa compagnia.
La storia all’inizio può confondere perchè non c’è un solo protagonista ma più protagonisti. Chloe Adams, Jonah Wilson, Harry Barclay, Audrye e Milly hanno tutti lo stesso peso. Ma i protagonisti principali sono i Kew Gardens o più precisamente i Royal Botanic Garden, il più immenso orto botanico di Londra. Tra le sue stradine e sulle sue panchine commemorative si dipanano le vicende dei vari personaggi. Questi giardini sono descritti dall’autrice in maniera vivida. Leggendo le pagine del libro sembra quasi di vedere la flora, la fauna , i laghetti, la pagoda e di sentire i profumi ed i suoni.
I personaggi invece non sono delineati in maniera precisa, sta al lettore e alla sua immaginazione cercare di definirli. Ma la prima impressione non è quella giusta poichè ad un certo punto del libro tutto si stravolge e il lettore capisce di non aver compreso bene. Questo meccanismo può spiazzare ma allo stesso tempo intriga il lettore; da quel punto in poi non si può più smettere di leggere.
La prosa è lirica e toccante ma proprio questa sua liricità non sempre rende facile la lettura. In alcuni punti non si comprende, appieno, ad una prima lettura ciò che Tor Udall vuole comunicare; occorre una rilettura.
Tema centrale è la sofferenza che ogni personaggio, a modo suo, cerca di superare con il contatto con la natura dei Kew Gardens. La natura è terapeutica e ti permette di vedere le cose da un differente punto di vista.
I Kew Gardens aiuteranno i personaggi a superare le loro sofferenze?
Puoi scoprirlo solo leggendo!
Debora Fusco
08 ottobre 2018
Informazioni:
Il destino ha ali di carta
di Tor Udall
Garzanti Libri
320 pag.
Cartaceo
17,60 €
e-book
9,99 €
www.torudall.com