Giovedì, 21 Novembre 2024
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VENTUNOGRAMMI - PERSONALE DI LILIANA SARROCCO. Dal 22 novembre al 5 dicembre 2024 a Roma presso Galleria della Tartaruga - libreria Eli

 Quando ho visto i disegni di Liliana Sarrocco sono rimasto frastornato, la molteplicità dei  suoi segni è tale da indurre a un certo scompiglio, onde e nuvole che si inseguono, segnali apparentemente diversi ma in realtà tutti concepiti secondo un'autentica consapevolezza, vivace tributo all'immagine, sempre piena di poesia. E poesia potrebbe essere il filo conduttore di questa raccolta di opere il cui supporto cartaceo vuole significare una scelta dialettica, non solo estetica.

È quindi un grande piacere presentare le opere di Liliana Sarrocco, cosi schiette eppure così affascinanti: Liliana disegna con una lena e una sensibilità fuori del comune, naturalistica ma non empirica, perseguendo un ideale basato non soltanto sulla sua esperienza di artista ma in cui la forma assume ruolo identitario, sempre pervaso da grande fertilità creativa.

In breve, Liliana è un poeta che sceglie l'immagine per esprimere il suo mondo, le sue fantasie, i suoi arcani segnali. Che l'immagine decodifica palesando segreti e gioie, ma anche malinconie silenziose.

 Franklin Watts

 

Liliana Sarrocco, vive e lavora a Roma, di sé racconta: “ho attraversato il Novecento, l'ho percorso tutto, intuito, percepito, vissuto. Il debutto del Secolo l'ho intuito con gli occhi di mio nonno mosaicista, un artista che alternava il romantico al moderno. L'ho percepito con gli occhi di mio padre, amante dell'arte antica, del futurismo, dei suoi contemporanei. Lui, fin dalla prima infanzia, mi ha educata all'arte, alla ricerca, alla curiosità, ad apprezzare il vecchio e farne bagaglio, ad aprirmi al nuovo e a sfidare me stessa, a non accontentarmi, a non omologarmi, al tutto è possibile e al nulla da escludere, a sperare e soprattutto a credere. L'ho vissuto, il Novecento, esprimendo sensazioni e presenze, speranze ed intolleranze, inventando e provando infinite tecniche, usando i più svariati materiali. Dipingendo e plasmando olii, tempere, resine, legni, metalli, plastiche, giornali. Mille ispirazioni, tentativi, necessità, crisi, esaltazioni, misticismi e simboli. La mia infanzia è stata un'alternanza tra racconti di guerra e spiriti benevoli, cose soprannaturali e divine raccontate da mio nonno e molteplici libri d'arte che amavo di mio padre. Era un lusso e un privilegio affrontare un raffreddore o un'influenza in casa ammirando Michelangelo, Caravaggio, Leonardo, o sfogliando la Divina Commedia vibrando a quelle meravigliose illustrazioni del Dorè. I classici con la loro perfezione, la consapevolezza di una grandezza ineguagliabile. Man mano che crescevo, i classici hanno spogliato la mia creatività, rendendola essenziale, intuitiva, abbozzata. In quel secolo dove tutto era rappresentato, tutto fotografato, tutto già fatto mi hanno liberata dell'insieme per farmi occupare del particolare, del colpo d'occhio, di un battito di ciglia, di un tuffo al cuore, di una fibrillazione. Crescita o degrado del mio percorso creativo, alienandomi dall'Io e dalla percezione ordinaria, trasformando le cose reali in simboli, in segni espressivi dei fatti. Spesso il senso, l'essenza, il significato intrinseco di una mia opera consiste semplicemente nella variazione di ombre, di strato su strato, di sfumature di colore, d’innalzatura asimmetrica, di una giuntura o di una ripetizione ossessiva. Quell'opera che propongo rappresenta qualcosa oltre la rappresentazione stessa, oltre me stessa, oltre noi stessi, oltre quel lavoro manuale, oltre quella materia usata perché sensazione, complicità gradevole, pacificatrice. Presenza cui passare a fianco, sentirsi complici: una prospettiva, una via di fuga, una gratificazione, una complicità, una speranza”.

 

redazione

9 novembre 2024

 

 

informazioni

Vernissage di inaugurazione il 22 novembre 2024 presso Galleria delle tartaruga - Libreria Eli h. 18.00 viale Somalia n°50/A Roma.

contatti: 

Liliana Sarrocco,

M: +39 3358109792

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Patrizia Sarrocco M: +393386633201

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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