Venerdì, 03 Maggio 2024
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Il Teatro di Roma anima il Natale nei Musei – la ricca offerta culturale ad ingresso gratuito nel Sistema Musei di Roma Capitale – portando in scena negli spazi del Museo Napoleonico e del Museo delle Mura le creazioni immersive e oniriche degli artisti Muta Imago e Bluemotion che, durante le festività, accoglieranno i visitatori con performance esperienziali e suggestive atmosfere sonore giocate tra sogno e visioni.

Dal 27 al 30 dicembre e il 3 e 4 gennaio (in doppio turno quotidiano alle ore 15 e alle 16.30), Claudia Sorace e Riccardo Fazi dei Muta Imago, premio Ubu 2022 per miglior progetto sonoro, attraverseranno il Museo Napoleonico con Album Bonaparte, una sorta di mistery room alla scoperta dei suoi luoghi e della sua storia museale, da svelare e raccontare muovendosi da un indizio all’altro. Un percorso immaginifico che guiderà i visitatori dentro alle vetrine, nelle librerie, dietro alla magniloquenza dei ritratti ufficiali, dove si nasconde un universo di tracce, oggetti, disegni, doni, che parla di una famiglia speciale, quella dei Bonaparte, e delle relazioni misteriose che intercorsero tra i suoi membri. Tutto inizia con un rito sciamanico, una seduta spiritica collettiva che rievocherà la vita contenuta negli oggetti del museo, spostandosi tra le stanze per entrare in relazione con la collezione museale e ricomporre l’album di una famiglia che, come tutte le famiglie, negli armadi non conservava solo i vestiti.

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Recensione della mostra Annibale Carracci. Gli affreschi della cappella Herrera presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma dal 17 novembre 2022 al 5 febbraio 2023 

 

Annibale Carracci fu, anche grazie ai contributi del fratello Agostino e del cugino Ludovico, tra i protagonisti della pittura a cavallo tra il Cinquecento e Seicento. Talmente stimato che persino un artista estremamente parco di complimenti verso i colleghi come Michelangelo Merisi da Caravaggio ebbe a dire di fronte alla sua Santa Margherita «mi rallegro che al mio tempo veggo pure un pittore» secondo quanto riportato da Giovanni Pietro Bellori. Di lì a breve entrambi si sarebbero cimentati in un confronto che avrebbe regalato al mondo una tra le cappelle più preziose per la Storia dell’Arte: la Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma, che riunisce la Conversione di Saulo e la Crocifissione di San Pietro di Caravaggio e L'Assunzione della Vergine di Carracci. Quest’ultimo, però, si racconta che nonostante gli onori e la gloria fu preso dalla depressione: tra le tante cause, la più significativa è l’essersi sentito offeso da un pagamento eccessivamente al ribasso da parte del cardinale Odoardo Farnese per il vastissimo ciclo di affreschi realizzato per il suo palazzo vicino al Tevere. Tanto da morirne. La sua fama non lo seguì nella tomba, anzi: fu tale da farlo seppellire all’interno Pantheon, che già ospitava Raffaello Sanzio. 

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Recensione della mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO - Il corpo veggente presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma dal 28 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023

 

Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO è l’ambiziosissimo progetto espositivo per celebrare i cento anni dalla nascita del regista e intellettuale bolognese, portato avanti in sinergia da Azienda Speciale Palaexpo, Gallerie Nazionali di Arte Antica, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e declinato rispettivamente ne Il corpo poetico, Il corpo veggente e Il corpo politico. 

A Palazzo Barberini, sede insieme alla Galleria Corsini delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, trova spazio l’aspetto più visionario e assieme, visivo, di Pasolini: e non potrebbe essere altrimenti, considerando i riferimenti all’antico, all’arte e alla pittura di cui le sue opere sono colme. Del resto «Tutto è santo» - battuta pronunciata da Chirone all’interno del film Medea con come protagonista un’indimenticabile Maria Callas che dà il titolo all’intera operazione - pare sposarsi a meraviglia con gli sguardi, i visi, le carni che emergono dai quadri, dalle fotografie, dai fotogrammi selezionati per l’esposizione e alternati a volumi e riproduzioni che aiutano a inquadrare l’universo sia iconografico sia tematico di Pier Paolo Pasolini. 

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Recensione della mostra Impronte presso Sacripante Gallery a Roma dal 7 al 30 luglio 2022

Domande sul corpo, proiezioni floreali, il gioco della creazione per sovrapposizione: questo è molto altro suggeriscono le interessanti opere che sanno di sapienza artigiana e che vanno a comporre la mostra Impronte di Maria Donata Papadia. L’artista, dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, si appassiona al mondo del teatro: è infatti scenografa e costumista per il Teatro Due Mondi per diverso tempo. In quello spazio visionario può dar libero sfogo alla propria fantasia e lasciar germogliare i semi di una ricerca sul rapporto tra colore ed energia che dura ormai da trent’anni. E che l’accompagna ovunque, declinandosi nelle diverse sfaccettature con cui la Papadia ha deciso di esprimersi: pittrice, scenografa, costumista, ricercatrice cromatica. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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