#segnalazione
Sabato 26 luglio 2008 alla Fortezza da Basso, a Firenze, succede qualcosa di terribile. Una violenza di gruppo ai danni una ragazza, poco più che ventenne. La giovane conosce alcuni di loro. La denuncia, le indagini, i rinvii a giudizio, i retroscena. Nel 2013 il Tribunale di Firenze condanna 6 imputati su 7, uno viene assolto, a 4 anni e mezzo di reclusione. La sentenza è del gennaio e sembra fare giustizia, a quasi 3 anni dall'inizio del processo. Un processo in cui il comune di Firenze si è costituito parte civile. Questa brutta storia sembra finire.
Fino a quando i difensori dei 6 condannati ricorrono in appello. Nel marzo 2015 la Corte, ribaltando completamente la condanna, nelle quattro pagine della sentenza definisce la vicenda «incresciosa», ma «penalmente non censurabile». Secondo i giudici, la ragazza, bisessuale dichiarata, voleva con la sua denuncia «rimuovere» quello che considerava un suo «discutibile momento di debolezza e fragilità», ma «l'iniziativa di gruppo» non venne da lei «ostacolata». Scaduti i termini per il ricorso in Cassazione. La sentenza diventa definitiva. A luglio del 2016 sono state pubblicate le motivazioni. La milite Ignota è una pièce a metà tra cronaca e melodramma. La storia di una ex ragazza coraggiosa che oggi, così come ha scritto in una lettera, non desidera altro che l'oblio.
Una vittima che ha deciso di nascondersi, dopo una lotta eroica. Una donna che sarebbe incivile, da parte nostra, dimenticare: la milite ignota.
NOTE DI REGIA
Affrontare una storia come questa pone una questione di principio: da che parte stare.
Per quanto il teatro, nella drammaturgia così come nella regia, il più delle volte non prevedano questa possibilità.
La verità è che non si riesce a decidere.
Da entrambe le parti ci sono elementi che non riesci a decifrare, sia per la complessità legata al fatto di cronaca da cui è liberamente tratto, sia perché non si può indagare in modo esaustivo la psicologia femminile di un personaggio come questo.
Abbiamo preferito farlo fluire, dare alla sua voce tutto, verità, alibi, omissioni, emozioni costruite o pure.
I martiri non hanno sempre ragione, non hanno sempre torto. Sono simboli.
Redazione
27 marzo 2017
Info
Piccola Compagnia impertinente presenta
LA MILITE IGNOTA
con Ramona Genna
regia di Pierluigi Bevilacqua
Teatro Tordinona – Sala Strasberg (Via degli Acquasparta, 16 – Roma)
Orario spettacolo: 20.45 domenica ore 17.45
Info e prenotazioni: tel. 067004932 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.tordinonateatro.it