Venerdì, 29 Marzo 2024
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Professione: separata! Il business delle separazioni

Recensione dello spettacolo Professione: separata! in scena dal 27 maggio al 7 giugno 2015 presso il Teatro dei Satiri

Questa divertente commedia prende in esame le varie problematiche della separazione che incorrono in una coppia: la protagonista, Marta, decide di lasciare il marito per iniziare una nuova vita con il suo giovane e aitante amante. Grazie all’aiuto di Ilaria, la sua migliore amica, e di Camilla, una frizzante ed energica avvocatessa, riuscirà a separarsi da Fabio, il marito colto e benestante, riuscendo anche ad estorcergli un assegno di mantenimento piuttosto cospicuo.

 

Inizialmente lo spettacolo risulta nato da una visione decisamente maschilista, con le tre protagonisti femminili un po’ troppo disinibite e trasgressive, ma il finale riporterà ordine all’interno della storia, distruggendo tutti i piani di Marta. Infatti il suo giovane compagno fuggirà insieme ad Ilaria, abbandonandola a se stessa, mentre suo marito deciderà di lasciare il lavoro per dedicarsi ad una vita di vagabondaggio in giro per l’Italia. La separazione diventerà quindi un vero incubo per la protagonista, eliminando tutti i suoi sogni per una vita agiata e tranquilla. Anche la spigliata avvocatessa, interpretata da un’eccezionale Gabriella Di Luzio, rivelerà un incredibile segreto: oltre al suo lavoro di legale, la donna frequentava nel tempo libero un particolare centro benessere come massaggiatrice e sarà proprio qui che incontrerà il simpaticissimo Cirillo, il migliore amico di Fabio, e tra i due comincerà un’appassionante love story.

Le tematiche affrontate sono incredibilmente attuali, la separazione come business è un argomento all’ordine del giorno sia tra le coppie famose che tra quelle più comuni. Spesso e volentieri sono le donne ad usufruire di questo metodo, soprattutto in seguito ai tradimenti dei propri mariti. L’ideale della coppia classica è sfumato nel corso dei secoli fino ad arrivare ad oggi, dove il matrimonio non è più visto come un momento vincolante nella vita di una persona, ma viene sempre di più considerato come un legame con una data di scadenza o comunque come un mero documento da annullare facilmente al primo ostacolo. Lo spettacolo denuncia questa visione del matrimonio e cerca di dare anche dei buoni consigli per evitare di arrivare a fare la fine della povera Marta.

 

Veronica Mancino

10 giugno 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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