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Michela Andreozzi e Massimiliano Vado: "Prestazioni straordinarie", resa ordinaria

Recensione dello spettacolo Prestazioni straordinarie, in scena Lo Spazio Diamante dal 23 al 25 febbraio 2018

 

L’attrice, regista, autrice e conduttrice di programmi televisivi Michela Andreozzi, con la regia del marito, Massimiliano Vado ha dato vita a questo spettacolo che vuole esplorare il mondo del sesso come allude il doppio senso del titolo. Lo spunto per parlarne sono le vicende di una coppia fuori dal comune, un pornodivo e un’attrice impegnata, entrambi senza lavoro che vivono il sesso in modo opposto.

Lui ha un desiderio compulsivo, lei è completamente disinteressata all’intimità di coppia. Vengono costretti entrambi ad un percorso di psicoterapia per essere stati sorpresi a compiere atti osceni in luoghi pubblici e questo li costringe a mettersi in discussione per poi ritrovarsi nuovamente alla fine del percorso. Molte le situazioni presentate, tutte di attualità, anche se il protagonista principale è il sesso e la sua evoluzione fino ai tempi di YouPorn. Come costata il partner maschile, il sesso nell’epoca di internet sembra svilito a puro voyerismo, alla stregua di un mondo dove il virtuale prevale sul reale e gli incontri tra le persone si riducono al web. Non c’è più spazio per il sesso vissuto come intesa, trasgressione e anche come una forma d’arte. Si affronta poi l’aspetto della sessualità da più punti di vista, il marito ex pornodivo ora riesce ad avere rapporti solo con la sua donna perciò ha perso il lavoro, la moglie invece è presa dal suo lavoro e non si sente realizzata finché non riuscirà a trovare il suo ruolo da attrice. Dunque il focus è posto anche sulla coppia, sul tempo trascorso insieme, sulla sua evoluzione e sulle diverse esigenze di entrambi. Non è da trascurare l’attenzione posta infine sulla difficoltà a trovare lavoro della coppia di attori in una società che sembra apprezzare sempre meno la bravura e le capacità personali a favore di altri canali verso il successo. L’insieme di queste tematiche viene trattata con brio e leggerezza grazie alla penna comica di Michela Andreozzi, in genere garanzia di sagacia e divertimento. Il pubblico in sala si mostra divertito e non manca l’umorismo grazie anche alle spiccate doti comiche dei due interpreti, Fabrizio Sabatucci e di Cristiana Vaccaro, quest’ultima nota al grande pubblico per la sua partecipazione al Medico in famiglia 10. Le premesse per uno spettacolo ben riuscito ci sono tutte, tuttavia il risultato finale è poco convincente. Il testo dell’Andreozzi in qualche punto appare scontato e perde di mordente riproponendo scenari un po’ abusati nell’ambito della commedia come il ritorno al primo incontro tra i coniugi, costruito su molti cliché. Anche il finale diventa poco credibile nel momento in cui lei si traveste da psicologa per convincere il marito a tornare a fare il pornodivo. A tratti non sembra di trovarci di fronte alla geniale autrice dello spettacolo Il Tempo delle mele e attrice del duo comico Gretel&Gretel con Francesca Zanni. Stessa valutazione per il lavoro della regia di Massimiliano Vado, su cui c’erano molte aspettative. Anche la scelta dei cambi di scena appare, in alcuni momenti, improvvisata o poco curata.

 

 

Mena Zarelli

2 marzo 2018

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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